Lecco: Don Eusebio lascia dopo 10 anni il santuario della Vittoria per Casatenovo

Don Eusebio Stefanoni
Don Eusebio Stefanoni s‘appresta a lasciare, dopo dieci anni, il santuario di Maria della Vittoria, in via Azzone Visconti a Lecco. La notizia è ufficiale ed è stata comunicata anche dal pulpito del santuario ai fedeli. Don Eusebio resterà in città sino alla solennità della Madonna Assunta, il 15 agosto, che è stata per anni la festa “patronale” del santuario oggi unificata nella comunità dedicata alla Madonna del Rosario, nella prima domenica di ottobre.
Nativo di Suello, sacerdote ordinato per la diocesi di Milano nel 1982 dal cardinale Martini, don Eusebio appartiene alla terza “generazione” dei sacerdoti che hanno animato il santuario dalla solenne inaugurazione del 5 novembre 1932, con l’allora arcivescovo di Milano cardinale Ildefonso Schuster. Il primo rettore è stato il non dimenticato fondatore e benefattore del santuario stesso, il lecchese mons. Salvatore Dell’Oro al quale si deve anche il vicino istituto ora del Collegio Volta, un tempo orfanotrofio femminile affidato alle suore figlie di Betlem delle quali gli anziani della zona ricordano l’indimenticabile direzione di suor Angela Bottini.
Il secondo gruppo è quello che il santuario vede nel 1937 dopo la scomparsa di mons. Dell’Oro, sepolto nel cimitero di Maggianico dove era parroco il fratello minore. Il santuario viene affidato per disposizione del cardinale Schuster  ai Padri Oblati Vicari. Era una chiesa ancora incompleta, con gli Oblati venne inaugurato il campanile nel 1940; è stata costruita la palazzina della rettoria nella parte interna rispetto a via Trieste. Nel 1968 venne collocata sul campanile, per il 4 novembre, 50° della Vittoria, la campana dei caduti che suona ogni sera alle 19 a ricordo dei morti e per la pace dei vivi. Quando i Padri Oblati arrivarono alla Vittoria la cripta sacrario voluta dal Comune di Lecco aveva iniziato l’anno precedente a raccogliere i Caduti della Grande Guerra 1915/1918. Ora i Caduti sepolti in cripta, ai quali si sono aggiunti anche quelli del secondo conflitto mondiale, hanno raggiunto il numero di 240.
La terza fase del santuario ha inizio nella primavera 1998 quando gli Oblati Vicari lasciano la Vittoria che viene affidato al clero diocesano di Milano con il nuovo rettore don Fernando Pozzoli, già parroco di Castello ed in precedenza rettore del collegio arcivescovile Castelli, di Saronno, nonché conosciuto come parroco estivo a Campo de Boi dove i collegi di Saronno, Desio e Tradate avevano la Madonnina, casa di vacanze peri collegiali.
Don Eusebio giunge in santuario nel periodo di trasformazione e di novità che prevede la cancellazione della rettoria autonoma e l’inserimento nella comunità di Lecco basilica, Pescarenico e Porto di Malgrate. Nei dieci anni trascorsi alla Vittoria don Eusebio ha avuto modo di raccogliere e conoscere gli ultimi testimoni di anni lontani ormai nella storia, come le funzioni serali del mese di maggio negli anni del dopoguerra 1945/1950. La chiesa era sempre gremita anche da giovani reduci dagli ospedali militari, dalla prigionia, dei campi di concentramento. Il quartiere lungo via Azzone Visconti era il “canal grande” di Lecco con il vicino ponte “Vecchio”, unico viadotto stradale sull’Adda. Sono cambiate le case, scomparse le botteghe artigiane, i grandi cortili con i portoni sempre aperti, i piccoli locali di aggregazione popolare. Il calo consistente dei residenti è stato accompagnato dall’età sempre più anziana degli abitanti.
Don Eusebio, come detto, resterà ora alla Vittoria sino al prossimo 15 agosto. Lascerà poi la sua residenza sotto il campanile per raggiungere il 1° settembre la nuova destinazione di vicario collaboratore presso la comunità pastorale di Casatenovo, in sostituzione di don Marco Rapelli che compirà il percorso inverso giungendo a Lecco quale nuovo parroco della comunità pastorale Madanna alla Rovinata. Rimane, però da scrivere che dieci anni alla Vittoria non saranno certamente dimenticati: rimangono nel cuore!
Aloisio Bonfanti
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