Lecco: rinnovata la convenzione con i nidi 'onlus', 650€ a bimbo

È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale lecchese lo schema di convenzione con i soggetti onlus gestori di servizi per la prima infanzia in città. Un modo per il Comune di raddoppiare l’offerta di posti negli asili nido (che sarebbe altrimenti 132) attraverso la collaborazione con enti non profit attivi nel campo dei servizi della prima infanzia che rispettano certe caratteristiche.
“Con questa convenzione vogliamo da un lato promuovere una dimensione educativa e pedagogica e dall’altro agevolare la conciliazione dei tempi famiglia e lavoro dei genitori - ha spiegato l’assessore all’Welfare Emanuele Manzoni - Sebbene la curva demografica sia in calo da anni, la richiesta per questi servizi continua cresce. Per questo il Comune vuole investire la quota di 650 euro per ogni bambino iscritto nei nidi non comunali convenzionati, come previsto dalla nuova convenzione che va in continuità con quella vecchia ad eccezione della durata, che viene prolungata da un anno più un anno a due più due, e della distribuzione delle risorse in eccedenza che andrà a valorizzare non più il numero dei bambini effettivamente iscritti ma quello dei posti a disposizione”.
È stato accolto all’unanimità anche l’emendamento della consigliera di centrodestra Lorella Cesana che ha chiesto di esplicitare che l’obbligo di formazione per il personale delle scuole convenzionate non debba essere genericamente “periodico” ma più precisamente “annuale”. Il testo così emendato ha ricevuto molti apprezzamenti, da parte in particolare della maggioranza, ma è stato anche l’occasione per invitare l’amministrazione a riflettere sulla possibilità “di rendere sempre più sostenibile la fruizione di questo servizio per le famiglie. Se è vero che ci sono misure come quelle della Regione o dell’Inps che agevolano alcune famiglie in base all’Isee è altrettanto vero che questo parametro non tiene conto di una fascia media sempre più impoverita” ha sottolineato dal gruppo misto Giovanni Tagliaferri.

A proposito di nidi, Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) ha chiesto informazioni sullo spostamento momentaneo delle attività del nido comunale Arca di Noè per via dei lavori in corsi nella struttura di via Adamello che non sarebbero stati comunicati chiaramente alle famiglie. Manzoni ha assicurato che già ad aprile le famiglie erano state informate del fatto che nel mese di luglio le attività del nido si sarebbero spostate nella vicina scuola materna degli Aquiloni, per poi riprendere a settembre nella solita sede salvo un - per ora non previsto - allungamento dei lavori che comporterebbe il momentaneo trasferimento presso il Centro per le famiglie di Pescarenico. “Abbiamo previsto questa ipotesi a scopo cautelativo, dando anche alle famiglie la possibilità di abbattimento retta per chi avesse voluto auto sospendersi dal servizio, ma nessuno ne ha usufruito”. L’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi ha rassicurato che al momento i lavori sono in linea con quanto previsto dal cronoprogramma che indica il termine per la fine di agosto.

Un po’ di preoccupazione è stata manifestata dalla consigliera Clara Fusi per i lavori alla scuola primaria Carducci, che dovrebbero iniziare a settembre ma la cui gara è andata diserta. “Ne abbiamo già bandita una seconda che si è chiusa lunedì con un’offerta e questo permetterà l’avvio dei lavori nei tempi previsti” ha aggiunto Sacchi.
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