Calcio Lecco, le ultime da Saint-Vincent - In visita il sindaco Gattinoni, che garantisce sostegno. Di Nunno sicuro: 'Il TAR ci darà ragione'

Giornata "speciale" per la Calcio Lecco 1912, in ritiro a Saint-Vincent. Con la Serie B ancora fortemente in bilico dopo l'accoglimento nella serata di lunedì del ricorso del Perugia da parte del Collegio di Garanzia con sede presso il CONI, quest'oggi la squadra bluceleste ha ricevuto in Valle d'Aosta la visita del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni con gli assessori Emanuele Torri, Giovanni Cattaneo e il presidente del Consiglio Comunale Roberto Nigriello, che hanno pranzato con la dirigenza, mentre il primo cittadino ha poi approfittato dell'occasione per parlare alla stampa con il patron Paolo Leonardo Di Nunno, facendo il punto della situazione.


Luciano Foschi, Paolo Leonardo Di Nunno, Mauro Gattinoni

"Nonostante tutto la squadra sta dando il meglio di sè, con grande determinazione" ha esordito il sindaco. "La tenacia del Lecco nel battersi con le carte bollate è una battaglia di principio, la nostra città non può privarsi di un patrimonio come questo. Difenderemo lo sport in tutte le sedi, non esiste l'ipotesi che il Lecco non giochi in B". Gattinoni ha poi aggiunto: "Siamo in costante contatto con Marco Riva, presidente del CONI Lombardia, che ha posto la questione bluceleste ai vertici del Comitato. Ieri sera ho parlato con Andrea Abodi (Ministro dello Sport, già presidente della Lega Serie B, ndr.): ci sono principi a cui non si può venire meno, perchè diventeremmo degli zimbelli e soprattutto si perderebbe la credibilità del sistema sport. Noi valuteremo una presenza al fianco della Calcio Lecco in tutte le sedi possibili, magari anche per il ricorso".

Ottimista per i prossimi passi dell'iter giudiziario il patron Paolo Leonardo Di Nunno: "Il 2 agosto il TAR ci darà ragione, il Perugia sta dicendo solo bugie. Io ho finito di giocare all'1 di notte del 19 giugno, ho ricevuto il controllo della Commissione Infrastrutture e il 20 ho consegnato tutto quello che serviva, poi il 21 (in ritardo di poche ore sull'ormai famoso "termine perentorio", ndr.) sono stati depositati i documenti della Prefettura di Padova. Noi andiamo convinti che in questa causa ci sia stato un errore. Ora Lecco è sulla bocca di tutti, e crediamo che un campionato vinto sul campo non si possa togliere. Non esiste. Intanto io ho trovato un socio americano, ma la famiglia Di Nunno un anno in Serie B lo vuole fare. Se arriverà un direttore sportivo? No, ho otto figli, almeno due lavorano... (ride, ndr.)". Nonostante le incertezze del momento, il patron ha inoltre assicurato che i lavori di adeguamento dello stadio Rigamonti-Ceppi stanno proseguendo come da programma: "Stanno mettendo le nuove luci e le basi per i tornelli. Non giocheremo neanche una partita a Padova".


La dirigenza della società con gli amministratori comunali lecchesi in visita a Saint-Vincent

La parola è poi passata a mister Luciano Foschi: "Stare qui ci permette di lavorare bene, lontani dalle chiacchiere. I ragazzi sono concentrati, stanno facendo fatica e si stanno preparando al meglio, faremo anche alcuni allenamenti congiunti con qualche squadra. Siamo fortunati, in pochi possono fare un ritiro in un posto così. I ragazzi stanno dimostrando tutta la loro professionalità, hanno voglia di prepararsi bene. L'Empoli stesso ci ha dato un segnale, crede che faremo la B e ci ha mandato due giocatori importanti (il centrocampista classe 2003 Duccio Degli Innocenti e il difensore classe 2001 Francesco Donati, ndr.). Stiamo cercando di ottenere lo stesso da altri club, alcuni giustamente sono un po' titubanti ma noi siamo fermamente convinti che in Serie B ci saremo".

Confermato, quindi, l'addio di Federico Zuccon, diretto a Cosenza: "Con Degli Innocenti siamo caduti bene, Zuccon è stato libero di fare le sue scelte e mi auguro che troverà lo stesso spazio che ha avuto qui. Purtroppo la riconoscenza nel calcio non c'è più, ma magari ha fatto meglio così. Io rispetto tutti, il nostro l'abbiamo fatto. Se lui e Girelli sono diventati calciatori, quando nessuno ci credeva, un po' di merito lo abbiamo anche noi. Abbiamo dimostrato che si può vincere senza grandi nomi, credendo nei valori dello sport: per questo la gente vuole bene al Lecco".

Nella serata di ieri, intanto, sono state pubblicate le motivazioni dell'accoglimento del ricorso del Perugia: in dieci pagine, è stata sostanzialmente ribadita la questione della perentorietà dei termini per la presentazione dei documenti necessari, ma il Collegio - senza mai, peraltro, attribuire colpe al Lecco - ha anche sottolineato di non poter "non evidenziare come spetti alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, nell’esercizio dei suoi ampi poteri discrezionali in materia, assumere le determinazioni consequenziali", rimbalzando quindi la responsabilità della scelta sulle sorti del Lecco alla FIGC, che lo scorso 7 luglio si era già espresso a favore dell'ammissione, all'unanimità. Se non sconfesserà se stessa, quindi, teoricamente la Federazione dovrà mettersi in prima fila nella presentazione del ricorso del Lecco al TAR, non deliberando sulle riammissioni delle altre squadre "in coda" nel corso del proprio Consiglio anticipato a lunedì 24 luglio; ad oggi, comunque, non è nemmeno possibile escludere un cambio di format del campionato, con 21 o 22 squadre.
B.P.
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