Lecco, 18enne annegato nel Lago: raccolta fondi per il rimpatrio della salma. Delpini: 'lo strazio diventi preghiera'
Era il più piccolo di sei fratelli Bubacarr Darboe, il 18enne annegato ieri, a pochi metri dalla riva, nelle acque del lago di Lecco.
Bubacarr Darboe
In Italia era approdato soltanto venerdì scorso, approdando, dopo aver solcato il Mediterraneo, a Lampedusa. Si era imbarcato in Tunisia. Ma il suo viaggio era iniziato ben prima e durato mesi, attraversando, dal Gambia, Mali e Sahara in Algeria, per poi prendere il mare e affidarsi alle onde. E proprio l'acqua, vettore di quella che per lui avrebbe dovuto essere una nuova vita, si è trasformata nell'insidia che se l'è portato via, in un torrido pomeriggio di luglio. A Lecco, all'ombra della basilica di San Nicolò dove ora, il prevosto don Davide Milani, invita i fedeli a radunarsi in preghiera. La chiamata a raccolta è per domenica mattina alle 10.
Una foto scattata nell'immediatezza della tragedia
Nel mentre anche l'arcivescovo Mario Delpini ha rivolto un pensiero all'accaduto e a quel ragazzino accolto soltanto il giorno prima della tradegia alla Casa della Carità, la struttura che la Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione della Prefettura quale luogo di prima accoglienza per i profughi destinati alla nostra provincia, in attesa dello smistamento nei CAS.
Monsignor Delpini sul Lago, a Lecco, solo qualche settimana fa per l'incontro con i giovani in partenza per la GMG
"La morte del giovane Bubacarr Darboe è motivo di desolazione e di sconcerto: una vita così giovane! Una storia così drammatica! Una accoglienza appena cominciata come promessa di una vita migliore! Una angoscia così profonda per chi invece era pronto a farsi carico di una promessa di futuro! Tutto si è inghiottito il lago! E viene la tentazione di pensare che le insidie del male divorino anche la speranza" scrive l'Arcivescovo nella sua nota. "Noi desideriamo che lo strazio, la desolazione, lo sconcerto diventino preghiera perché ci sia un abbraccio paterno di Dio ad accogliere e consolare Bubacarr, e ci sia il dono del Consolatore per coloro che gli hanno voluto bene. E ci sia per noi tutti una commozione intensa e una sapienza lungimirante per credere che il lago può inghiottire tutto, ma non il bene che si fa: è scritto infatti nel libro della vita che Dio custodisce".
Alla spiaggetta della Malpensata, Bubacarr era andato con 5 connazionali. Si erano immersi, per rinfrescarsi.
"Siamo sgomenti per l’accaduto e profondamente addolorati – afferma Luciano Gualzetti, lecchese, direttore di Caritas Ambrosiana – per la sorte toccata a un ragazzo che, come tanti suoi conterranei, coltivando un sogno di progresso personale e comunitario ha messo in gioco la sua vita, affrontato stenti e pericoli, dimostrato intraprendenza, forza d’animo e coraggio. Nelle poche ore in cui abbiamo potuto conoscerlo, si è dimostrato un giovane vitale, simpatico, curioso".
Del suo gruppo, il 18enne è stato quello che ha fatto più domande, stupendosi per il servizio gratuito dei volontari alla Casa della Carità, organizzando un video per ringraziare per l’aiuto materiale e l’accoglienza ricevuti, pregando martedì sera per oltre un’ora, lui musulmano osservante, per “recuperare” le preghiere che non aveva potuto fare nei giorni precedenti. Il suo sogno è svanito, con i suoi giorni, quando era a un passo dal cominciare a realizzarlo.
"Con la Prefettura, ci stiamo occupando dell’assistenza morale e psicologica ai compagni di viaggio di Bubacarr – conclude Gualzetti – E abbiamo contattato sin da ieri sera padre, fratello, sorella e zio del giovane: al loro lutto e alla loro disperazione Caritas Ambrosiana e decanato di Lecco intendono rispondere tramite la preghiera di domenica, durante la Messa delle 10 nella Basilica di San Nicolò, e una raccolta fondi solidale, per finanziare il rimpatrio della salma e consentire il funerale nel luogo di nascita, Farato. E magari, se sarà possibile, realizzare un piccolo segno di solidarietà e speranza, che sostenga la famiglia e la comunità d’origine ed esprima la convinzione che il viaggio di Bubacarr non è stato vano".
Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana "In ricordo di Bubacarr"
- CON CARTA DI CREDITO ONLINE: https://caritasambrosiana.thrivecart.com/in-ricordo-di-bubacarr/
- IN POSTA C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus - Via S. Bernardino 4 - 20122 Milano
- CON BONIFICO C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
Causale: In ricordo di Bubacarr / Le offerte sono detraibili fiscalmente