Lecco: con 'Sconfinati' la Caritas fa provare sulla propria pelle il dramma dei migranti
“Ormai siamo così abituati a ragionare di numeri che non prendiamo più in considerazione le singole persone”. È secca la risposta di don Marco Tenderini, responsabile lecchese di Caritas quando gli viene chiesto il valore di un’installazione come “Sconfinati”, allestita presso la Casa della Carità di via San Nicolò fino a giovedì 20 luglio. “Quella dei migranti è una tragedia sotto i nostri occhi tutti i giorni. Il Mediterraneo è diventato il cimitero più grande d’Europa. Questo percorso esperienziale dura 15 minuti e mira a far vivere alle persone ciò che vivono i migranti che decidono di intraprendere la traversata”.
Don Marco Tenderini con i volontari dell'iniziativa
Quando le viene chiesto il motivo di quel gesto la risposta è terribilmente reale. “Ho diviso chi è sopravvissuto da chi non ce l’ha fatta”.
È necessario partecipare a Sconfinati. Necessario per mettere a tacere vuoti slogan e provare davvero cosa significa essere migranti.
"Sconfinati" è un percorso proposto dalla Caritas Decanale di Lecco, in collaborazione con Caritas Ambrosiana. Inaugurata ieri, l'esperenza verrà riproposta oggi Mercoledì 19 luglio (dalle ore 17 alle ore 20) e domani Giovedì 20 luglio (dalle ore 19 alle ore 22) presso la Casa della Carità di Lecco in Via S. Nicolò.
Per informazioni e prenotazione (consigliata): giovanicdclecco@caritasambrosiana.it - Matteo 335 6554819.
A.Bes.