Civate: la sinopia di Rosalba Citera raffigura l’arrivo in paese di Desiderio e Adelchi nel 707

Re Desiderio e Principe Adelchi a Civate. Si intitola così il nuovo affresco di Rosalba Citera scoperto venerdì sera in via Tozio 12 a Civate. "Qui c'è la casa dove ha vissuto mia zia, una persona a cui volevo molto bene e che mi ha fatto innamorare di Civate" ha esordito l'artista, già autrice di diverse raffigurazioni dislocate in vari punti del paese.

Angelo Isella, Rosalba Citera, Simone Scola e Silvia Tantardini

 

"Quest'opera è ispirata alla Chronica Danielis in cui si racconta dell'arrivo del re Desiderio e del principe Adelchi a Civate nel 707. In quel testo, scritto in latino, il nostro territorio era dipinto come salubre e ricchissimo di vigne" ha proseguito Citera. Sul piano tecnico, l'opera è una sinopia per affresco.

"È un metodo di pittura usato soprattutto nel Medioevo perché poi si è passati al disegno su carta, molto più comodo. La sinopia consisteva nel dipingere con il pennello il soggetto dell’affresco sul primo sottofondo per poi andare ad aggiungere i colori. Per realizzare quest'opera ci ho messo circa un mese" ha raccontato alle tante persone presenti.

In particolare, hanno partecipato all'inaugurazione il sindaco Angelo Isella, il vicesindaco Simone Scola e l'assessore al turismo Silvia Tantardini. "Sarebbe interessante realizzare un itinerario per le vie di Civate con affreschi che illustrano la storia e le tradizioni di questa comunità. Si potrebbe intercettare il flusso di turisti che ora si reca direttamente a San Pietro al Monte. Del resto, furono proprio Desiderio e Adelchi ad inaugurare la costruzione della basilica" ha aggiunto Rosalba Citera.

L’idea ha subito incontrato l'approvazione entusiasta del sindaco. "È una proposta molto interessante. Abbiamo delle eccellenze come San Pietro al Monte, Casa del Pellegrino o San Calocero. Penso che a San Pietro al Monte supereremo i 100mila visitatori dello scorso anno. Dobbiamo trasformare tutto questo in un volano per la nostra comunità investendo risorse e competenze" ha sottolineato Isella.

Il sindaco ha poi rivolto un sentito ringraziamento a Rosalba Citera per il suo lavoro. "Mi ricordi un po' quegli artisti che nel Medioevo giravano per i paesi realizzando su commissione opere che poi appendevano sui muri delle case. È importantissimo realizzare affreschi come questo perché mantengono viva la memoria e ci raccontano cosa siamo stati".
A.Bes.
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