Faida tra trapper: Gapea rimedia altri 7 anni per la rapina di via Settala a Milano

Dago Fabio Carter Gapea
Tenere il conto delle condanne comminate a suo carico inizia a diventare difficile. Ci sono 4 anni e 8 mesi per un pestaggio in stazione a Lecco. E ancora i 5 anni irrogati nei suoi confronti per spaccio dal Gip del Tribunale cittadino Nora Lisa Passoni, al cui vaglio è finita, nel maggio scorso, la questione del giro di polvere bianca su viale Turati eradicato dalla Squadra Mobile nell'agosto 2022. Poi ancora un anno, rimediato per una "stupidata": la spendita di una banconota falsa ad Oggiono. Per venti euro, rischia di restare ulteriori 12 mesi dietro le sbarre. E arriviamo a oggi: dopo aver festeggiato ieri a casa - l'avvocato Marilena Guglielmana è riuscita a fargli ottenere i domiciliari, non senza dover chiaramente lottare, visto il quadro d'insieme - il suo ventisettesimo compleanno, Dago Fabio Carter Gapea, lecchese nato in Sicilia da genitori di origini africane, è stato nuovamente "stangato" dalla Giustizia. In Tribunale a Milano ha rimediato una condanna a 7 anni secchi, a fronte dei 6 anni e 4 mesi chiesti dal sostituto procuratore Francesca Cupi. Lesioni e rapina aggravata i reati contestati al giovanotto.
All'attenzione del collegio giudicante della terza sezione penale presieduto dal Marialillia Speretta gli ormai arcinoti fatti dell'1 marzo 2022 e dunque l'aggressione patita, in via Settala, nel capoluogo meneghino, da due soggetti nell'ambito di quella che è stata etichettata come la “faida dei trapper” e dunque della contrapposizione tra la crew di Baby Touchè e quella di Simba La Rua, con il lecchese organico a quest'ultima. Anzi, il pestaggio sarebbe stato organizzato - ritengono gli inquirenti - proprio per vendicare un accoltellamento patito da Gapea, qualche tempo prima, a Padova. A incastrarlo, nello specifico, le intercettazioni telefoniche operate dalla Squadra Mobile di Lecco, che già lo aveva "sotto tiro" per la questione dello spaccio in rione Santo Stefano.
Carissimo il conto presentato oggi, pur essendo riuscito l'avvocato Guglielmana a ottenere la continuazione tra i reati ascritti al suo irrequieto assistito e l'esclusione della recidiva in contestazione.
Condannato altresì a 2 anni e 9 mesi anche un altro imputato per la vicenda di via Settala: si tratta del bergamasco Marco Locatelli, classe 2000, residente a Calusco d'Adda, l'autista che avrebbe condotto parte dei supposti partecipi al regolamento di conti sul luogo dell'appuntamento.
Tutti gli altri coinvolti - incluso Simba La Rue - sono ancora in attesa di giudizio, pur avendo optato, contrariamente a Gapea e Locatelli, per la strada dei riti alternativi, dal patteggiamento all'abbreviato.

A.M.
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