Lecco: accoltellamento al Caleotto, giovanotto condannato a 7 anni per tentato omicidio

 

Il Tribunale di Lecco
Sette anni la richiesta del PM. Sette anni la pena irrogata quest'oggi dal Tribunale di Lecco - presidente Martina Beggio, a latere i colleghi Gianluca Piantadosi e Giulia Barazzetta - a carico di Happy Omoregie, il cittadino nigeriano che, nella ricostruzione degli inquirenti, domenica 23 luglio 2017, avrebbe inflitto due coltellate a un connazionale al Caleotto, con il primo affondo di fatto superficiale e il secondo ben più profondo, con la lama arrivata a sfiorare il polmone della vittima. Tentato omicidio, il reato ascritto all'imputato, giudicato colpevole del grave episodio, pur essendosi professato, nel corso del processo, innocente, asserendo di non trovarsi nemmeno a Lecco il giorno dell'aggressione, bensì a Milano, in Chiesa. Una versione, la sua, evidentemente giudicata non credibile. E del resto non riscontrata. Mentre fin da subito la persona offesa - costituitasi parte civile e rappresentata in Aula dall'avvocato Daniela Sacchi - aveva riconosciuto Omoregie come uno dei partecipi, con altri, all'accoltellamento, pur accusandolo poi anche di una episodio di rapina, ritenuto non sussistente non solo dal collegio ma anche, nel rassegnare le proprie conclusioni, dal sostituto procuratore Pasquale Gaspare Esposito, erede del fascicolo istruito da altri colleghi. 25.000 euro il risarcimento stabilito dal Tribunale in favore della vittima, presente personalmente anche quest'oggi alla lettura del dispositivo. Assente invece l'imputato, richiedente asilo ospite di una struttura di accoglienza del lecchese al tempo del fattaccio, "regolare" ora in Italia e residente, con la famiglia, fuori regione.
Facile immaginare che il suo difensore, l'avvocato Monica Grosso del Foro di Torino, spesasi con passione per la causa, proporrà Appello.
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