Il Fodon, faggio plurisecolare della Val Marcia, 'sotto i ferri': tree climber al lavoro per salvarlo

Il Fodon finisce "sotto i ferri". Il Grande Vecchio della Val Marcia, faggio plurisecolare che con le sue maestose chiome ha attraversato epoche storiche e intere generazioni di Casargo offrendo da sempre riparo e ombra ai viandanti di passaggio, è stato infatti raggiunto nei giorni scorsi da esperti tree climber, coordinati dal giardiniere Marco Gusmeroli, che hanno applicato speciali tiranti ad alcuni rami così da alleggerire il peso dei suoi anni e curare lesioni che potrebbero divenire veicolo di agenti patogeni, responsabili dell'aggravarsi di processi degenerativi.



Il tempo, del resto, ha presentato il conto anche a lui. Quando infatti è iniziata la "corsa verso l'alto" del Fodon - così come l'albero è chiamato con un po' di riverenza da chi lo conosce - verosimilmente si stava consumando l'epoca napoleonica, il che ha dell'incredibile se si pensa che è nato da un seme che può stare sulla punta del dito indice. E ancora più straordinario è rendersi conto di quante volte i cicli stagionali abbiano interessato le sue rigogliose fronde in un moto perpetuo che ancora oggi non è concluso.



"Il Fodon - racconta il sindaco di Casargo Antonio Pasquini - ha saldato generazioni di padri con i figli, perchè anche ai giorni nostri in molti conservano nella memoria qualche racconto in cui era incontestabile punto cardinale oppure cornice di aneddoti, leggende o più semplicemente parte di ricordi che si tramandano, tanto che non è azzardato attribuirgli un posto speciale in quello che può essere ritenuto il lessico familiare entro il vissuto di ognuno di noi".



Alla luce dello scorrere inesorabile del tempo, lo scorso anno l'Amministrazione comunale di Casargo ha incaricato un esperto, l'agronomo dott. Giorgetti di Varese, di compiere uno studio per individuare le misure conservative in grado di preservarlo. La Pro Loco ha raccolto l'appello, e unendo le forze ha organizzato un evento estivo molto partecipato, il "Viviamo Casargo Day", con il quale sono state racimolate le risorse necessarie (2.900 euro più iva, finanziata per 1.900 euro dalla Pro Loco stessa) da destinare al Fodon. E così pochi giorni fa, con lo stabilizzarsi delle condizioni meteo, sono cominciati gli interventi con i tree climber, con l'auspicio che questa particolare cura funzioni e possa allungare quanto più possibile la conservazione in salute del grande faggio.
"Come tutti i grandi anziani, anche il Fodon ha tante storie ed esperienze da raccontare, così l'Amministrazione comunale, grazie anche all'opera di diversi volontari, è intervenuta sul sentiero che conduce a lui, curandone la manutenzione e posizionando la necessaria segnaletica" sottolinea ancora il sindaco.



Si può raggiungere il Faggio del Piancone partendo dal tracciato che dalla zona industriale di Premana attraversa il torrente Varrone e proseguendo per il rifugio Ariale e poi per l'Alpe Chiarino (circa due ore di cammino), oppure dal Rifugio Ombrega, da Paglio/Betulle, percorrendo il versante della Val Marcia, ai piedi del Pizzo Cornagiera, e attraversando la terrazza panoramica sulla incontaminata Val Marcia del Sasso Dirotto, immersi in un faggeto spettacolare (un’ora e quarantacinque minuti). Entrambi gli itinerari presentano un livello di difficoltà media e sono percorribili calzando scarpe da trekking in montagna.
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