Barzio: in tanti per conoscere da vicino gli Alpini del Doi, 'tende aperte' al campo base

Dopo lo scambio di saluti e i reciproci ringraziamenti – nella cerimonia di martedì sera - tra i comandanti del 2° Reggimento Alpini della Brigata Taurinense e le autorità del territorio, questo pomeriggio il campo base della 106° Compagnia, allestito a Barzio in località Pratobuscante, ha aperto le porte al pubblico.

Oltre ai giovani partecipanti ai Campi scuola Ana – cui l’iniziativa era rivolta in modo particolare - tanti curiosi hanno raggiunto la Valsassina per incontrare gli Alpini, vedere come vivono e come si addestrano, scambiare quattro parole con i militari e conoscere qualcosa di nuovo e di interessante sulle loro attività. Entrati nel campo – allestito con il supporto dell’Ana e della Protezione Civile – si raggiunge la zona delle tende, una “distesa mimetica” a pochi passi dal locale adibito alla mensa. Dall’altra parte della base si trovano invece le tende di comando, quelle adibite al personale logistico (autisti, cuochi...), oltre al locale medico; a poche decine di metri sono infine parcheggiati i camion militari.

Gli Alpini hanno poi organizzato una serie di “stand” per l’occasione. Più nello specifico, i visitatori hanno potuto osservare con i loro occhi l’attrezzatura che le penne nere utilizzano nelle operazioni sul campo (in particolare per quelle in ambiente montano), la quale viene scelta volta per volta sulla base della difficoltà dell’itinerario; oltre ad alcune delle armi – pistole e fucili - che gli Alpini imbracciano nelle loro missioni. I racconti dei militari si intrecciavano con le domande dei presenti, i cui occhi erano pieni di ammirazione, di stupore e di curiosità – in particolare tra i ragazzi.

Il Maggiore Caffiero spiega il senso di un’iniziativa volta a “integrare la forza armata nella comunità, anche per ricambiare l’entusiasmo e l’affetto con cui ci hanno accolti in questo territorio”. Territorio che, aggiunge, “si è rivelato particolarmente congeniale alle nostre attività addestrative, in termini di morfologia e dislivelli. È stato possibile organizzare quattro marce, con dislivello crescente e che implicavano diverse tecniche di movimento. L’ultima sarà domani in Grigna”.

Un addestramento, conclude il Maggiore “che ci ha permesso di migliorare la nostra capacità di vivere, muovere e combattere”.
A.Te.
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