Valmadrera: presentato il secondo lotto del parco di via Leopardi. ''Oasi di pace per tutti''

“L’obiettivo è creare un’oasi di pace fruibile a tutti all’interno di Valmadrera”. Così il sindaco Antonio Rusconi ha riassunto il senso di un progetto che ha già fatto molto discutere: il nuovo parco urbano di via Leopardi. In una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la sala arancione del municipio, è stato presentato per la prima volta il secondo lotto di questo intervento.

Antonio Rusconi

“A lavori terminati, Valmadrera avrà un nuovo polmone verde in centro su un terreno che nessuno potrà più rendere eventualmente edificabile in futuro. Le balze, il tratto distintivo di quell’area, verranno mantenute” ha aggiunto il primo cittadino. Dopodiché, sono intervenuti Katuscia Vasena e Alberto Invernizzi, i due tecnici del comune che hanno seguito più da vicino il dossier. “Si tratta di un’area di quasi ventimila metri quadri, grande una volta e mezzo il pratone di Parè. I lavori del primo lotto sono iniziati il 15 febbraio scorso e termineranno in autunno. Il costo complessivo è stato di 250mila euro” ha esordito l’ingegnere Invernizzi. “Per il secondo lotto siamo in fase di gara. Puntiamo ad affidare i lavori all’inizio di settembre. Il costo di questo secondo intervento è di 220mila euro”.

Katuscia Vassena

Alberto Invernizzi e Cesare Colombo

L’ingegnere Vassena si è poi preoccupata di illustrare nel dettaglio i punti salienti del progetto. “In questo momento sono stati realizzati tutti i tracciati dei percorsi. A breve dovranno collocare le panchine in cemento e i cordoli. Nel lotto successivo, invece, ci si occuperà di arredi, verde e servizi igienici. Abbiamo individuato dei materiali che garantiscono un’ottima resistenza, riducendo al minimo i costi di manutenzione” ha spiegato l’esperta. La prima tipologia di arredo prevista sono le panchine. “Intorno all’arena e intorno alle piazzette ci saranno delle panchine in cemento ricoperte con un materiale speciale che non necessita particolare manutenzione. In più verranno aggiunte 8 – 10 panchine di granito in giro per il parco” ha sottolineato l’ingegner Vassena. “Saranno realizzate con delle lastre alte 11 centimetri e lunghe un metro e mezzo che riposavano da anni nel magazzino del comune. È lo stesso materiale di cui è composto il pavimento della piazza della chiesa. Eventualmente andremo ad aggiungere poi degli schienali in metallo”. Oltre alle panchine, lungo i percorsi verranno posizionati anche cestini e punti luce. “I cestini saranno di due tipi, entrambi realizzati in metallo corten. Quelli da 100 litri li metteremo vicino al servizio igienico e vicino agli ingressi. Quelli da 40 litri, invece, li distribuiremo lungo i percorsi vicino alle panchine. Prevediamo di posizionare singoli cestini accostati con l’indicazione della tipologia di rifiuto da inserire in ognuno” ha aggiunto la funzionaria del comune. “I punti luce e le fontanelle avranno delle linee molto semplici. L’illuminazione sarà posizionata in particolare nella zona di villa Gavazzi, attualmente più in ombra. Le fontanelle invece saranno due, una verso il servizio igienico e una all’ingresso davanti alle elementari”.

 

L’ultima tipologia di arredo urbano che sarà inserita nell’area verde sono i pergolati. Saranno tre. “Uno sul percorso principale, quello che dalla scuola elementare porta verso l’arena. Uno spazio, quest’ultimo, in cui tra l’altro potranno essere organizzati eventi e manifestazioni. Il secondo pergolato verrà inserito più in alto, all’incrocio tra via Leopardi e via Carlo Borromeo. L’ultimo invece sarà collocato in basso, nella zona di via Manzoni” ha spiegato Vassena. “Si tratta di strutture in ferro molto semplici. In futuro se ne potranno eventualmente aggiungere altre” ha aggiunto l’ingegner Invernizzi. “Il grosso dei 220mila euro, comunque, verranno spesi per i servizi igienici. Costano veramente tanto”. Il riferimento è al bagno autopulente che verrà posizionato nella parte alta del parco. “Sarà realizzato in pietra naturale o in materiale riciclato di modo da ridurre al minimo i costi di manutenzione. Si accederà con una moneta e sarà utilizzabile anche per i disabili” ha sottolineato Katuscia Vassena.

Per quanto riguarda il verde, infine, l’amministrazione comunale ha coinvolto l’istituto tecnico agrario di Minoprio. “Ci hanno proposto una serie di essenze che si adattano bene al nostro clima e non devono essere continuamente innaffiate, salvo che nei primi mesi. Esse, inoltre, svilupperanno una fioritura di colore diverso a seconda delle stagioni e avranno altezze diverse di modo da creare un effetto visivo molto piacevole. Non saranno le classiche aiuole da cambiare ogni anno” ha spiegato. Alcuni alberi del parco, lo ricordiamo, saranno donati dalla leva del 1960, rappresentata oggi alla conferenza da Mario Scola e Marina Anghileri. “Su consiglio della scuola di Minoprio non verrà inserito il gelso perché fa le more e sporca. Verranno inserite piante simili al gelso” ha evidenziato Vassena sollecitata da un quesito di Scola.

Così è terminata l’illustrazione del secondo lotto del parco urbano di via Leopardi. Esso potrebbe non essere l’ultimo. “Tutto l’intervento è stato pensato in modo tale da lasciare le porte aperte ad un possibile futuro terzo lotto, incentrato sulla realizzazione di una serie di parcheggi interrati” ha spiegato l’ingegner Invernizzi. L’ultimo a prendere la parola prima delle foto di rito è stato nuovamente il sindaco Rusconi. “Ringrazio gli uffici tecnici per il lavoro che hanno svolto. Questo parco urbano è pensato tanto per gli anziani che vogliono fare una passeggiata fino ai piccoli delle elementari che vogliono giocare nel pratone situato nella parte bassa, un’area grande quanto un campo da calcio”.

Mario Scola, Katuscia Vassena, Antonio Rusconi, Alberto Invernizzi

A settembre, ha concluso il primo cittadino, verrà organizzata una presentazione pubblica di questo secondo lotto nell’auditorium del Fatebenefratelli alla presenza anche dei tecnici della scuola di Minoprio.
A.Bes.
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