Lecco: dal Bione allo stadio, tanti temi scottanti ma il consiglio comunale è scarno. E c'è chi vuole cancellare i fuochi

“Dal Bione, alla viabilità, alla Piccola, alle partecipate: ci sono una marea di temi che potrebbero essere trattati all’interno di quest’aula ma vengono regolarmente affrontati mezzo stampa, tramite conferenze per poi convocare un consiglio comunale con un ordine del giorno veramente scarno”. È stato il pensiero espresso da Filippo Boscagli all’inizio dell’assise di lunedì sera, una riunione che effettivamente ha visto pochi e non particolarmente rilevanti punti all’ordine del giorno. “È penoso e preoccupante - ha aggiunto Emilio Minuzzo (Lecco Merita di più - Lecco ideale) - sono mesi che diciamo che mancano le delibere, le determine, i progetti ed è indecoroso che le cose si sappiano a mezzo stampa”.

Il progetto per il nuovo centro sportivo al Bione presentato (e bocciato) nei mesi scorsi

Intanto la riunione del consiglio è stata un’occasione per far tornare all’interno dell’aula anche le vicissitudini del passaggio in B del Lecco: “Sono settimane tormentate, dove assistiamo a una squadra che ha vinto la promozione sul campo, che ha i conti in ordine e uno stadio tutto sommato adeguato che rischia di essere vittima di una ingiustizia sportiva e dobbiamo dare il sostegno necessario” ha sottolineato Corrado Valsecchi, sostenendo anche la necessità per il Comune di valorizzare il proprio patrimonio sportivo facendo gli interventi necessari sullo stadio e trovando le risorse per il Bione che, secondo le voci rincorse negli ultimi giorni, potrebbe essere “sacrificato” dal progetto di leasing in elaborazione.
Anche Simone Brigatti (Lecco Merita di più - Lecco ideale) ha chiesto delucidazioni in merito, sollecitando aggiornamenti rispetto allo stato dell’arte dei lavori in corso al centro sportivo. L’assessore allo Sport Emanuele Torri ha chiarito che l’unico progetto sul tavolo al momento è quello consegnato a novembre 2022 e passato in commissione a gennaio 2023. Era stato giudicato insostenibile dal punto di vista economico dall’amministrazione comunale. “Abbiamo invitato a rivedere la proposta e ad oggi non ci è stata consegnata un’alternativa”.
Per quanto riguarda invece il cantiere aperto, è stata l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi a comunicare che sono in corso i lavori di ampliamento della tribuna e che ci sono ritardi sia per lo spogliatoio del campo 1, dovuti questi a interventi sui sottoservizi, sia per pista di atletica indoor (riprenderanno dopo il posizionamento della torre faro). Rispetto allo stadio, al di là dell’esito del ricorso, ancora l’amministrazione non conosce l’entità degli interventi di adeguamento che sarebbero necessari per giocare in serie B, tuttavia l’assessore Torri ha ribadito la massima disponibilità dell’amministrazione a fare la sua parte pur ricordando che per ottenere i contributi della Lega calcio è necessario che questi lavori siano svolti e fatturati dalla società.

Voltando pagina, Emilio Minuzzo ha chiesto aggiornamenti rispetto all’approvazione del bilancio di Linee Lecco al sindaco Gattinoni, il quale ha assicurato che il consiglio di amministrazione della società ha approvato il progetto di bilancio e lo ha portato in assemblea il 29 giugno; l’organismo di controlli sta utilizzando i 15 giorni a sua disposizione per redarre la relazione al bilancio e il 18 luglio è convocata una nuova assemblea che dovrebbe approvarlo.

Di nuovo il sindaco è stato tirato in ballo da Corrado Valsecchi per lo sgarbo istituzionale arrecato all’ex primo cittadino Guido Puccio che “50 anni fa, in un’epoca in cui ancora non c’era l’Europa, è stato il protagonista della nascita delle politiche di gemellaggio del Comune e siamo riusciti a non invitarlo in occasione dei 50 anni di questa ricorrenza”. Una svista, ha ammesso il sindaco, che gli avrebbe già scritto per scusarsi dell’accaduto.


L’ultima chicca di questo breve consiglio comunale è stata la proposta di Ambientalmente di rendere più sostenibile lo spettacolo che tradizionalmente chiude a fine giugno la Festa del lago e della montagna: “Lo spettacolo pirotecnico attrae sempre moltissima partecipazione di cittadini e turisti ma dobbiamo fare delle considerazioni sul suo impatto ambientale - ha suggerito Paolo Galli - Eliminare i fuochi non risolverà i problemi ambientali più urgenti ma serve agire con più consapevolezza impegnandoci a pensare a un intrattenimento più ecologico che non impatti negativamente sull’ecosistema in cui viviamo. Ci sono tanti esempi a noi vicini come la festa dell’Epifania a Como dove sono stati usati cento droni per riprodurre suoni e luci sul lago o la Festa della luce a Bergamo. Siamo consapevoli che si tratta di un cambiamento importante, ma siamo fiduciosi che si possa trovare una valida alternativa che sappia creare la stessa atmosfera di festa e condivisione”.
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.