Lecco: una bolletta da 65mila euro per una perdita di acqua e un contatore non letto da 5 anni

La struttura di via Rosmini
Ha fatto molto discutere il debito fuori bilancio da 65mila euro che il consiglio comunale lecchese ha approvato lunedì sera nonostante undici voti contrari e tre astenuti. Si tratta della cifra necessaria per pagare una maxi bolletta dell’acqua recapitata a fine novembre da Lario Reti Holding per l’utenza dell’ex canile di via Frà Galdino dove l’immobile è concesso in comodato d’uso gratuito ad ATS Brianza ma si sono verificati una serie di problemi. Innanzitutto la mancata lettura del contatore per cinque anni - era del 2017 l’ultima fattura emessa - la mancata voltura tra enti, ma sopratutto una perdita occulta sostanziosa che ha portato a questa cifra da capogiro.
Corrado Valsecchi di Appello per Lecco ha puntato il dito sui problemi di organico degli uffici di Palazzo Bovara: “Qualcosa non sta funzionando in tema di controllo perché Lario Reti Holding su segnalazioni puntuali normalmente interviene. Da quando vi siete insediati  - ha detto rivolto all’assessore Maria Sacchi - avete perso 15 o 17 persone ai Lavori pubblici e avete la necessità di adeguare l’organico altrimenti oggi è la perdita d’acqua domani sarà qualcosa di più grosso”.
Più dura la linea della Lega: “Secondo me il consiglio comunale non deve approvare questo debito fuori bilancio ma fare un’istruttoria. La lettura del contatore è stata omessa per oltre 2mila giorni, ci sono dei tempi previsti dalla legge per la fatturazione, oltre al fatto che abbiamo avuto un fiume da 75 metri cubi al giorno di acqua in mezzo a Lecco e non se ne è accorto nessuno” ha sottolineato Stefano Parolari.
Anche la consigliera del gruppo Misto Clara Fusi avrebbe rimandato l'esame del provvedimento: “Prima dell’approvazione di un debito di questo tipo bisogna aver valutato tutte le opportunità di chiedere ad ATS di pagare la sua parte, oltre al fatto che Lario Reti Holding è un ente controllato del Comune di Lecco e non ci ha mai segnalato che non è riuscito per anni a fare la lettura".
Si è concentrato poi sull’aspetto dello spreco Filippo Boscagli dalle fila di Fratelli d’Italia: “Anche se l’acqua fosse stata regalata si tratta di un consumo assurdo e uno spreco inaccettabile, avremmo potuto irrigare con questa perdita un territorio pari a quello del Molise, è grave che cose come queste avvengano”.
Di diverso avviso la maggioranza, che ha proposto di riconoscere e pagare il debito fuori bilancio senza però lasciar cadere la questione: “Il contratto è chiaro e la mancata voltura non può esonerare ATS dall’onorare le sue spese, però il contatore è intestato a noi e siamo noi a dover regolare la fattura, però poi dobbiamo anche impugnare il contratto e rivalerci su ATS” ha suggerito il dem Niccolò Paindelli.
Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha sostenuto l’ipotesi di rivalersi su ATS per il periodo di sua competenza sollecitando anche il tema del controllo e del buon funzionamento degli uffici.
“Qualcuno da qualche parte ha sbagliato, anche per il pezzo nostro un errore è stato commesso e abbiamo perso una risorsa preziosa come l’acqua in una quantità esagerata” ha aggiunto il capogruppo di Ambientalmente Alessio Dossi.

Di minor entità il debito fuori bilancio dovuto per la fornitura di energia elettrica all’ostello della gioventù: 12.576 euro che non erano stati messi a bilancio perché Enel avrebbe attivato la fornitura prima di darne comunicazione ufficiale al Comune e che in parte saranno corrisposti dal gestore che nel frattempo è subentrato.
“Abbiamo un problema con le utenze” ha commentato Corrado Valsecchi, anche Parolari ha ironizzato sul fatto che “bisognerebbe fare un un libro sui debiti fuori bilancio della amministrazione Gattinoni”.
M.V.
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