Carriere alias, Zamperini: nessun ritiro, mozione rinviata a settembre
La mozione sulle cosiddette “carriere alias”, presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale della Lombardia, che vede come primo firmatario il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini, era stata inizialmente calendarizzata per la seduta di martedì 4 luglio. Sarà invece rinviata al primo Consiglio utile di settembre. Questa la decisione assunta dal gruppo alla vigilia del Consiglio.
«Il nostro intento è quello di fare chiarezza e riportare un pochino di ordine nelle istituzioni scolastiche lombarde, affrontando l'argomento senza superficialità e senza voler discriminare od offendere nessuno.» dichiara il consigliere regionale di FDI Giacomo Zamperini, primo firmatario del documento.
«Contrariamente alle fake news circolate negli ultimi giorni, Il nostro obiettivo, è quello che tutti gli studenti lombardi possano sentirsi protetti e premiati nelle loro specificità e nelle loro differenze, nell’ambito di progetto educativo di crescita che permetta di sviluppare un autentico spirito critico. Chi invece brandisce l’arma dell’ideologia imponendo prepotentemente a tutti di rispettare la così detta carriera alias lo fa per volontà di omologazione e non certo per valorizzare le identità di ciascuno. Noi chiediamo il rispetto di due pilastri irrinunciabili: la legge e la libertà educativa di ogni famiglia. Non vedo onestamente alcuna conquista di libertà nel fatto che vengano creati degli spazi indeterminati dove, a prescindere dal genere biologico, bambine e bambini si possano trovare assieme a fare i propri bisogni fisiologici, o dove in una competizione sportiva studentesca di lotta un maschio possa combattere contro una femmina. Permettere a ragazzi così giovani di autodeterminare il proprio genere a piacimento, senza limiti o supporto psicologico, rappresenta la vera forma di discriminazione: così si rischia di banalizzare un disagio e soffocare un'esigenza reale. La verità è che le differenze esistono, il nostro compito è quello di agire come un buon padre di famiglia, nell'interesse di tutti».
La ricalendarizzazione nel mese di settembre, inoltre, consentirà di allargarla condivisione del documento ad altre forze politiche, senza alterarne il contenuto. Non abbiamo alcuna preclusione rispetto a suggerimenti o proposte che dovessero venire dai gruppi, anche di minoranza, posto che invece le forze di maggioranza sono compatte rispetto alla mozione che abbiamo presentato. La decisione era stata presa da tempo e non certo perché intimoriti dalle urla di qualche sinistro ideologo della teoria gender o di qualche gruppo studentesco politicizzato.
Fratelli d’Italia non intende minimamente arretrare e rimane pienamente convinta del contenuto della mozione.», conclude Zamperini.
«Il nostro intento è quello di fare chiarezza e riportare un pochino di ordine nelle istituzioni scolastiche lombarde, affrontando l'argomento senza superficialità e senza voler discriminare od offendere nessuno.» dichiara il consigliere regionale di FDI Giacomo Zamperini, primo firmatario del documento.
«Contrariamente alle fake news circolate negli ultimi giorni, Il nostro obiettivo, è quello che tutti gli studenti lombardi possano sentirsi protetti e premiati nelle loro specificità e nelle loro differenze, nell’ambito di progetto educativo di crescita che permetta di sviluppare un autentico spirito critico. Chi invece brandisce l’arma dell’ideologia imponendo prepotentemente a tutti di rispettare la così detta carriera alias lo fa per volontà di omologazione e non certo per valorizzare le identità di ciascuno. Noi chiediamo il rispetto di due pilastri irrinunciabili: la legge e la libertà educativa di ogni famiglia. Non vedo onestamente alcuna conquista di libertà nel fatto che vengano creati degli spazi indeterminati dove, a prescindere dal genere biologico, bambine e bambini si possano trovare assieme a fare i propri bisogni fisiologici, o dove in una competizione sportiva studentesca di lotta un maschio possa combattere contro una femmina. Permettere a ragazzi così giovani di autodeterminare il proprio genere a piacimento, senza limiti o supporto psicologico, rappresenta la vera forma di discriminazione: così si rischia di banalizzare un disagio e soffocare un'esigenza reale. La verità è che le differenze esistono, il nostro compito è quello di agire come un buon padre di famiglia, nell'interesse di tutti».
La ricalendarizzazione nel mese di settembre, inoltre, consentirà di allargarla condivisione del documento ad altre forze politiche, senza alterarne il contenuto. Non abbiamo alcuna preclusione rispetto a suggerimenti o proposte che dovessero venire dai gruppi, anche di minoranza, posto che invece le forze di maggioranza sono compatte rispetto alla mozione che abbiamo presentato. La decisione era stata presa da tempo e non certo perché intimoriti dalle urla di qualche sinistro ideologo della teoria gender o di qualche gruppo studentesco politicizzato.
Fratelli d’Italia non intende minimamente arretrare e rimane pienamente convinta del contenuto della mozione.», conclude Zamperini.