Malgrate: tentativo di furto nella chiesetta di Sant’Antonio. Era già successo nel 2020
“Ci hanno provato, ma non hanno rubato niente”. È sconsolato don Andrea Lotterio nel raccontare il nuovo atto di vandalismo subito dalla chiesetta di Sant’Antonio, punto di riferimento per i fedeli malgratesi e non solo nella parte bassa del paese. “Ieri pomeriggio una signora entrando si è accorta che sul pavimento c’era della terra. Ha chiamato il custode, il quale a sua volta mi ha telefonato. Alla fine, abbiamo capito che quella era la terra che c’è nella colonnina delle offerte per fare peso” ha proseguito don Andrea.
“Dopo aver tentato, senza successo, di scassinare la serratura, probabilmente i malviventi devono aver rovesciato la colonnina per vedere se c’era qualche apertura nella parte bassa e questo ha fatto fuoriuscire la terra”. Purtroppo, però, questo non è stato l’unico danno provocato dai vandali. “Hanno rotto un piccolo quadretto appeso sul muro lì vicino. Non sappiamo se è stato un gesto intenzionale oppure se mentre cercavano di aprire la colonnina delle offerte lo hanno urtato. Sicuramente intenzionale, invece, è il buco lasciato in una delle casse dell’altoparlante. Pur essendo vecchie, funzionavano ancora” ha aggiunto il parroco. “È stato un atto di vandalismo in piena regola. Spiace molto perché quella chiesetta è frequentata da tanti fedeli che ne apprezzano l’atmosfera silenziosa e la posizione riparata. In tanti si fermano lì ad accendere un lumino e dire una preghiera”.Come mostrano le foto scattate sul posto, la chiesa è stata subito risistemata e riaperta ai fedeli. Quello di ieri non è stato il primo tentativo di furto subito dai luoghi sacri a Malgrate. “Tre anni fa, sempre lì nella chiesetta di Sant’Antonio, si erano portati via un’altra cassetta delle offerte dopo averla staccata dal muro. In quel caso avevo fatto la denuncia. Questa volta sono un po’ più indeciso dato che non hanno rubato niente” ha evidenziato don Andrea. “Nel 2021, invece, i vandali colpirono la chiesa parrocchiale. Anche in quel caso, però, danneggiarono il mobile dove si trovava la cassetta, ma non portarono via soldi o oggetti di valore”.