In trecento, alpini e non solo, hanno partecipato domenica mattina 25 giugno alla cerimonia di chiusura del Campo scuola organizzato dalle Sezioni Ana di Lecco e Milano presso il rifugio Cazzaniga-Merlini ai Piani di Artavaggio, in concomitanza con il 70° Raduno sezionale che tradizionalmente si svolge al rifugio a fine giugno.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__1_.jpeg)
A salutare i trenta ragazzi e ragazze di terza media, prima e seconda superiore che hanno partecipato all’iniziativa c’erano anche i vessilli delle Sezioni Ana di Lecco, Milano e Bergamo coi rispettivi presidenti Emiliano Invernizzi, Valerio Fusar Imperatore e Giorgio Sonzogni, oltre al vessillo della Sezione di Como e a una trentina di gagliardetti di Gruppi alpini lecchesi.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__2_.jpeg)
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__3_.jpeg)
Il Campo scuola, avviato giovedì 22 e che segue quello tenuto a Calco a metà giugno, ha impegnato i giovanissimi in quattro intense giornate di vita in comune proponendo escursioni e arrampicate, momenti di gioco e di divertimento, incontri con le esperienze di Protezione civile Ana e con un gruppetto di militari delle Truppe alpine. Il tutto scandito dall’alza bandiera mattutino e dall’ammaina bandiera serale. Pranzi, cene e pernottamento presso il Cazzaniga-Merlini (di proprietà della Sezione Ana di Lecco) sono stati assicurati dall’attento e paziente lavoro di qualche decina di penne nere che hanno affiancato i ragazzi lungo le quattro giornate.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__4_.jpeg)
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__5_.jpeg)
Domenica mattina il Raduno sezionale è culminato nella celebrazione della Messa da parte di don Gianmaria Manzotti, responsabile della Pastorale giovanile della Valsassina, e nella consegna degli attestati di partecipazione al Campo scuola, che ha incontrato l’alto gradimento dei giovani ospiti e ha regalato non poca soddisfazione agli organizzatori, come hanno voluto sottolineare tanto il presidente degli alpini lecchesi Invernizzi che quello di Milano Fusar Imperatore.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__6_.jpeg)
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__7_.jpeg)
Invernizzi, salutando in particolare i ragazzi e ringraziando quanti si sono spesi per la buona riuscita dell’iniziativa giunta al suo secondo anno di vita, ha rimarcato come oggi siano due le armi in dotazione agli alpini e i valori di cui si fanno forti le penne nere: la fede in Dio e nella nostra civiltà cristiana, che non è né anacronistica né divisiva, e l’amore che si fa carità e lavoro a favore di chiunque abbia bisogno. Il presidente delle penne nere di Lecco, guardando al Cazzaniga-Merlini, ha poi ribadito due concetti: quello di rifugio come luogo dove si trova accoglienza e riparo nella tempesta e nelle difficoltà; e insieme al rifugio di pietra sono rifugi sicuri e luoghi di umanità le famiglie e la stessa Associazione alpini. Poi la parola raduno, ovvero il mettersi insieme per un’opera, nel rispetto sì delle regole che anche l’Ana si è data in questi oltre cent’anni di vita, ma pure discutendo e dialogando con franchezza.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__8_.jpeg)
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__9_.jpeg)
Nel suo discorso Invernizzi ha poi raccontato le vicende del rifugio costruito nel 1931 ma soprattutto ha ricordato la figura poco conosciuta di Giuseppe Cazzaniga, il lecchese capitano degli alpini e grande sportivo che con molta umiltà seppe sempre mettere le proprie doti a disposizione degli altri.
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__11_.jpeg)
![](/public/filemanager/pub_files_archivio/2023/Giugno/Alpinicazzaniga__10_.jpeg)
Così come spese la sua vita a favore degli altri, ha rimarcato nell’omelia don Gianmaria, il Beato don Carlo Gnocchi che nel 1952 partecipò alla manifestazione inaugurale del rifugio Cazzaniga-Merlini ricostruito dopo la distruzione perpetrata dai nazi-fascisti nel periodo bellico. Valori, quelli esaltati da Giuseppe Cazzaniga e da don Gnocchi, che i ragazzi dei Campi scuola dell’Ana hanno potuto incontrare e rivivere nella proposta degli alpini di oggi.