Arrestato l'uomo che minaccio' di buttarsi dal ponte tra Olginate e Calolzio

L'uomo che nei giorni scorsi ha paralizzato a lungo il ponte Cesare Cantù a scavalco dell'Adda tra Calolzio e Olginate, minacciando di farla finita è ricomparso. In Tribunale. Venerdì è stata data infatti esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico.

Una foto scattata al ponte giovedì 15 giugno

Il 38enne, secondo quanto trapelato fino a ora,  non avrebbe accettato la recente rottura con la moglie, di fatto perseguitandola e facendola oggetti di persistente minacce anche di morte, anche via sms.
Oggi l'interrogatorio di garanzia per il lecchese, tradotto presso il Tribunale dalla polizia penitenziaria dal carcere di Pescarenico. E' stato sentito dal GIP Salvatore Catalano alla presenza del pubblico ministero Simona Galluzzo. Il difensore nominato d'ufficio al momento del fermo, l'avvocato Francesco Cogliati del foro di Lecco, ha chiesto una misura più lieve per il proprio assistito, ritenendo più congrui gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico (tenendo anche conto del fatto che l'uomo non convive più con la denunciante).
Starà al giudice, ora, esprimersi in merito alla misura cautelare da applicare all'uomo, che fino a nuova disposizione rimarrà dietro le sbarre.
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