'Fotogrammi di aria fina' in mostra a Camaggiore. E la Casera rinasce anche attraverso l'arte

In molti sono giunti sabato a Camaggiore per l'inaugurazione della mostra "Fotogrammi di aria fina", un progetto di Carlo Bava e Maria Cristina Pasquali, in collaborazione con gli alpeggiatori Pia Gusmeroli e Donato Gobbi.

Tutto muove da Rural Academy, l'iniziativa che, nel 2022, ha portato i due registi piemontesi  fino a Bellano e poi all'Alpe di Camaggiore, a 1.200 metri, dove hanno girato il cortometraggio “Dal diario di Stella”. Proprio da tale lavoro sono stati isolati alcuni fotogrammi che, stampati e collocati su 20 finestre ormai dismesse, sono diventati il cuore dell'installazione presentata nel fine settimana, alla presenza di un nutrito (e curioso) pubblico.

Tra gli intervenuti anche il vicesindaco di Bellano Leonardo Poppo Enicati, chiamato a far le veci del primo cittadino, al momento all'estero. Nel suo discorso il rappresentante dell'amministrazione comunale ha elogiato i Gobbi e il lavoro svolto a Camaggiore, sottolineando come il livello raggiunto a tre anni dalla concessione della casera alla famiglia sia assolutamente “oltre le nostre aspettative”. Tanto più che quando il Comune ha scelto di investire soldi nell'immobile pensava sì di provare a far rivivere l'alpeggio, con il ritorno delle vacche, “ma  non ci aspettavamo veramente di portare anche la cultura, la musica, le immagini e gli artisti”. Insomma “di arrivare a tanto” ha chiosato Enicati, soddisfatto, complimentandosi dunque apertamente con gli alpeggiatori e con chi ha supportato il progetto della mostra, inclusa la Fondazione Archivi Vitali che ha collaborato all'evento.

Galleria fotografica (23 immagini)


Pia Gusmeroli, da parte sua, nel suo breve discorso ha ringraziato l’amministrazione comunale, i registi stessi, gli amici di Camaggiore e l’assessore Jessica Vanelli che con la sua famiglia ha collaborato all’allestimento della mostra. Dell'Alpe ha detto: “E' una seconda casa per noi, abbiamo proprio nel cuore questo luogo”.
"L'idea di utilizzare dei vecchi serramenti è stata di Pia – ha spiegato Carlo Bava - Oltre ad essere delle belle cornici simboleggiano anche la metafora dell'andare oltre, dell'aver delle finestre aperte su questo mondo che abbiamo descritto nei 12 minuti di filmato, ma che qui rimangono nella memoria".
Il susseguirsi dei fotogrammi sintetizza il nocciolo delle riprese, riprese che hanno creato un legame di amicizia tra i registi e i malgari.

La data di inaugurazione della mostra è coincisa con la ricorrenza di San Giovanni. Per questo sono state raccolte delle erbe simboliche, “della felce, una spiga, dell’iperico, della lavanda e altre: ne abbiamo ricavato dei mazzetti – ha raccontato Cristina Pasquali ai presenti – che sono stati messi a raccogliere la rugiada e adesso sono pronti per essere portati a casa da voi e appesi accanto alla porta”. Un omaggio dunque che ha voluto essere “come segno di buona fortuna” e un invito a ritrovarsi l’anno prossimo nella Perla della Muggiasca, per riportare questi mazzetti e “bruciarli simbolicamente tutti insieme”.

L'ultima sottolineatura è arrivata dall'artista Velasco Vitali, ispirata dall'arpa di Vincenzo Zitello, riuscita a rendere ancor più suggestiva l'atmosfera, in una cornice ulteriormente valorizzata dalla bella giornata di sole.  “L’esibizione del musicista ha zittito anche le mucche: vuol dire che l’arte funziona” ha asserito, rimarcando altresì come l'arte sia “un connettore straordinario di persone, che si sintetizzano in gratitudine e condivisone”, la prima nei confronti degli organizzatori, la seconda – chiaramente – da parte di tutti.L'installazione sarà visibile fino al 24 settembre.  Nel mentre, il prossimo appuntamento alla Casera di Camaggiore è per sabato 1 luglio. Verrà proposta l'iniziativa “Alla ricerca dell’erba voglio”, per trascorre un pomeriggio in compagnia ed imparare a riconoscere in sicurezza le gustose piante spontanee commestibili dei “prati stabili” dell’alpe.

M.A.
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