Lecco perduta/380: il 'gemellaggio dimenticato' con Brescello

Lecco ha celebrato in questi giorni i 50 anni del suo primo gemellaggio con i francesi di Macon. Vi sono stati incontri e manifestazioni, presenti anche le delegazioni delle altre città europee che hanno stretto rapporti con il nostro capoluogo nel mezzo secolo trascorso. C’è però da ricordare un gemellaggio “fuori sacco”, particolare nelle modalità e nella realizzazione: è stato quello con il Comune di Brescello, il paese di Peppone e don Camillo, resi famosi dai romanzi di Giovannino Guareschi e dalle versioni cinematografiche con Gino Cervi e Fernandel.


Cartolina ricordo di Brescello

La stampa lecchese, il 12 maggio 1998, scriveva: “È stato costituito il club Amici di Brescello e nelle terre lungo il grande Po si sono alzati i gonfaloni di sette municipalità ricche di gloria e di tradizioni, vero mosaico della piccola e bella Italia. È avvenuto in una domenica di caldo estivo, in un Comune della bassa padana. Lecco entra nel novero dei sette municipi del club Amici grazie al gemellaggio dello scorso autunno fra Renzo e Lucia e Peppone e don Camillo, auspice il Lecco Club Dario Maitre con sede al Big Bar di piazza Diaz”.


Cartoncino del gemellaggio avvenuto il 23 novembre 1997

L’amicizia con Brescello era spuntata nel 1997, in occasione della partita di calcio del campionato C1 al Rigamonti-Ceppi tra i blucelesti e i giallo-azzurri del Po. Domenica 23 novembre 1997 arrivarono in città i personaggi di don Camillo e Peppone. La delegazione municipale di Brescello era guidata dal vice sindaco Virgilio Dall’Aglio con il presidente della Pro Loco Romano Bondavalli e il braccio destro Gabriele Carpi. Furono accolti dal vice sindaco di Lecco Angelo Fortunati e dal consigliere comunale Luciano Colombo.


Bar Peppone e don Camillo, a Brescello

C’erano anche i Firlinfeu Renzo e Lucia del quartiere San Giovanni, con il presidente Archimede Rusconi. Vi fu una sfilata nel centro cittadino, da piazza XX Settembre lungo via Cavour. L’incontro delle delegazioni avvenne presso il Big Bar con scambi di omaggi e relativi interventi di saluto.


Il presidente dei Commercianti Giuseppe Crippa taglia la torta del gemellaggio fra Lecco e Brescello

Nel pomeriggio la partita tra Lecco e Brescello vide la vittoria dei blucelesti per 2 a 1. La comitiva ospite visitò poi la sede e gli impianti della Canottieri, e in serata avvenne la cena ufficiale del gemellaggio presso l’Orestino, sul lungolago. Partecipò al convivio anche una delegazione ufficiale della Calcio Lecco con il presidente Costante Grassi, che era segretario generale del Comune.


 Pensionati lecchesi intorno alla statua di don Camillo

Da allora sono state diverse le occasioni di incontro con Brescello. Vi sono state comitive di commercianti, pensionati, circoli, gruppi vari e studenti, fra i quali meritano di essere ricordati i vincitori di un concorso giovanile organizzato da Linee Lecco, quando era presidente Angelo Fortunati e direttore Salvatore Cappello. Nel giugno 2001 una rappresentanza della nostra città partecipò all’inaugurazione delle statue di don Camillo e Peppone sulla piazza grande di Brescello, opera dello scultore Andrea Zangani. Venne così l’idea di realizzare anche a Lecco "busti" con la coppia manzoniana di Renzo e Lucia, ma il progetto non è decollato.


Il vice sindaco di Lecco Angelo Fortunati che rappresentò la città nel gemellaggio

La pandemia degli ultimi anni ha rallentato e poi interrotto i rapporti. Nulla esclude che possano essere ripresi. La recente rimessa in onda, su Rete 4, dei film di Peppone e don Camillo ha sollevato momenti di ricordo anche tra i lecchesi che hanno visitato le località dei due personaggi. Meritano di essere ricordati i Comuni che il 10 maggio 1998, presso la sala Zatti di Brescello, entrarono con solenne cerimonia nel club degli Amici del paese di don Camillo e del sindaco Peppone: erano Fino Mornasco, in provincia di Como, Fiuggi (Frosinone), Lecco, San Quirico d’Orcia (Siena), Sant’Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) e Trevi (Perugia).
A.B.
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