Lecco: aggressione in carcere a 2 agenti. Si apre il processo
Il processo potrebbe chiudersi a inizio luglio, quando saranno ascoltati altri testimoni. Stamani è invece toccato all'imputato sottoporsi ad esame, raccontando così la propria ''verità''.
E' finito a processo per resistenza e lesioni (secondo gli articoli 337 e 582 cp) Claudio Corabi, 55enne originario di Galbiate, vecchia conoscenza del palazzo di giustizia lecchese. La vicenda di cui oggi è chiamato a rispondere risale all'agosto 2021 quando l'uomo si sarebbe scagliato contro gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Lecco, dove all'epoca dei fatti si trovava detenuto. Un parapiglia a seguito del quale i due avevano riportato ferite di lieve entità, subito dopo refertate in pronto soccorso dal quale erano stati dimessi con svariati giorni di prognosi.
Al cospetto del giudice in ruolo monocratico Bianca Maria Bianchi e del vice procuratore onorario Mattia Mascaro, l'imputato si è difeso riferendo delle preoccupazioni che in quel periodo lo affliggevano, stante le precarie condizioni di salute di alcuni suoi cari. Un clima di nervosismo aveva dunque favorito lo ''scontro'' con il personale della casa circondariale.
''Gli sono andato contro, ma non volevo fargli del male'' ha detto Corabi riferendosi all'aggressione ai danni di uno degli agenti, che a suo dire si sarebbe rivolto a lui in maniera arrogante. Un atteggiamento che, unito alle preoccupazioni che lo affliggevano in quei giorni, avrebbe contribuito ad accendere la miccia dello scontro.
Ripercorrendo quel periodo vissuto in carcere a Lecco (ora è detenuto in un altro penitenziario dal quale è stato quest'oggi tradotto in aula ndr) l'imputato ha voluto precisare l'impegno profuso quasi quotidianamente nel mettere a lucido i vari ambienti, essendo stato indicato quale ''addetto'' alle pulizie. ''Ho salvato il carcere dal Covid'' ha detto in aula, riferendosi probabilmente alla volontà di igienizzare e tenere il più puliti possibili i vari locali del penitenziario di Pescarenico nel periodo della pandemia.
Concluso l'esame del galbiatese, il procedimento è stato aggiornato al prossimo 4 luglio per l'escussione di ulteriori testi e l'eventuale discussione.
E' finito a processo per resistenza e lesioni (secondo gli articoli 337 e 582 cp) Claudio Corabi, 55enne originario di Galbiate, vecchia conoscenza del palazzo di giustizia lecchese. La vicenda di cui oggi è chiamato a rispondere risale all'agosto 2021 quando l'uomo si sarebbe scagliato contro gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Lecco, dove all'epoca dei fatti si trovava detenuto. Un parapiglia a seguito del quale i due avevano riportato ferite di lieve entità, subito dopo refertate in pronto soccorso dal quale erano stati dimessi con svariati giorni di prognosi.
Al cospetto del giudice in ruolo monocratico Bianca Maria Bianchi e del vice procuratore onorario Mattia Mascaro, l'imputato si è difeso riferendo delle preoccupazioni che in quel periodo lo affliggevano, stante le precarie condizioni di salute di alcuni suoi cari. Un clima di nervosismo aveva dunque favorito lo ''scontro'' con il personale della casa circondariale.
''Gli sono andato contro, ma non volevo fargli del male'' ha detto Corabi riferendosi all'aggressione ai danni di uno degli agenti, che a suo dire si sarebbe rivolto a lui in maniera arrogante. Un atteggiamento che, unito alle preoccupazioni che lo affliggevano in quei giorni, avrebbe contribuito ad accendere la miccia dello scontro.
Ripercorrendo quel periodo vissuto in carcere a Lecco (ora è detenuto in un altro penitenziario dal quale è stato quest'oggi tradotto in aula ndr) l'imputato ha voluto precisare l'impegno profuso quasi quotidianamente nel mettere a lucido i vari ambienti, essendo stato indicato quale ''addetto'' alle pulizie. ''Ho salvato il carcere dal Covid'' ha detto in aula, riferendosi probabilmente alla volontà di igienizzare e tenere il più puliti possibili i vari locali del penitenziario di Pescarenico nel periodo della pandemia.
Concluso l'esame del galbiatese, il procedimento è stato aggiornato al prossimo 4 luglio per l'escussione di ulteriori testi e l'eventuale discussione.
G.C.