Civate: alla festa patronale targa per il 70° della SEC e per il secolo del Gruppo alpini

Civate in festa, da giovedì, per i propri patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzia. Domenica le celebrazioni hanno raggiunto il culmine della solennità con la santa messa delle ore 10, officiata da don Gianni De Micheli, alla sua ultima ricorrenza da parroco, prima di passare la guida della comunità a don Luca Civardi che, già mercoledì, incontrerà il consiglio pastorale e il consiglio affari economici per "prepararsi" in vista del settembre di fuoco che lo attende, come sottolineato dall'attuale numero uno, facendo riferimento alle tante iniziative proposte una dopo l'altra, ovviamente da organizzare per tempo.

Al rito del pallone, nel corso della funzione è seguita la lettura della preghiera di san Vito e la tradizionale offerta del lume, a cura delle svariate associazioni attive in paese, diverse delle quali non hanno fatto mancare alfiere e gagliardetto, in rappresentanza di tutti gli iscritti. A due sodalizi, poi, al termine della cerimonia, su iniziativa concorde di Parrocchia e Comune, è stata assegnata, per mano di don Gianni e del sindaco Angelo Isella, una targa a ricordo del traguardo significativo tagliato nel corso dell'anno in corso.

Nel 2023 festeggia infatti il 70° di fondazione la SEC - ringraziata dal primo cittadino anche per il ruolo "formativo" nei confronti dei giovani che si approcciano al mondo della montagna - mentre il Gruppo Alpini di Civate passa in terza cifra, arrivando alla boa dei 100 anni. "Ogni parola è superflua" ha riconosciuto sempre Isella parlando dell'attività delle penne nere, con i membri del sodalizio sempre pronti a rimboccarsi le maniche dinnanzi a qualsiasi richiesta. Una caratteristica ben nota alla cittadinanza.

Il sindaco ha allora tenuto a evidenziare una particolarità, ovvero la nascita del Gruppo soltanto un anno dopo la creazione della Sezione di Lecco, tra i primi, vivendo poi il dramma di una nuova guerra - il secondo conflitto mondiale - costato anche a una realtà piccola come Civate un tributo di sangue. Il tutto per invitare i presenti a fare comunità, riprendendo i concetti espressi nella preghiera al patrono.

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"Siamo continuamente di fronte alla sproporzione" ha sostenuto, nell'omelia, il parroco riprendendo e attualizzando il concetto "la messe è abbondante, gli operai sono pochi". “Che cosa possiamo fare? Gesù invita i discepoli a alzare lo sguardo, invocando la Misericordia divina”.
A.M.
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