Foschi: l'arbitro Bonacina non ha sbagliato nulla, mi stupisce che un onorevole pensi a Foggia-Lecco. Essere dati per sfavoriti ci stimola

LEGA PRO
RITORNO FINALE PLAYOFF
LECCO – FOGGIA  DOMANI DOMENICA 18 AL RIGAMONTI-CEPPI ORE 17,30


Luciano Foschi
Siamo arrivati all'ultimo miglio. Quello decisivo. Domani il Lecco, forte del 2-1 in Puglia, avrà a disposizione due risultati su tre per festeggiare il ritorno in B dopo cinquant'anni. Ma tra sogno e realtà, c'è di mezzo un Foggia risoluto che vuole ribaltare il punteggio dello Zaccheria. Il Lecco, dal canto suo, sa di poter contare sul sostegno di un territorio intero, che sta vivendo la vigilia tra ansie, speranze e snervante attesa. Gli ultimi 90' (o magari 120' più rigori) saranno adatti ai cuori forti perché ci sarà da soffrire, e parecchio, domani (17,30) in un Rigamonti-Ceppi tutto esaurito,  con oltre 800 tifosi rossoneri in Curva Sud.
Intanto il gruppo bluceleste cerca la concentrazione, astraendosi dal clima surriscaldato (eufemismo) creatosi dopo il match dell'andata allo Zaccheria. Le veementi e reiterate proteste dei foggiani sull'arbitraggio hanno trovato eco perfino a livello nazionale e politico.  La speranza è che domani tutto si svolga regolarmente e che a vincere sia lo sport.
Nell'ultima conferenza stampa della stagione, mister Luciano Foschi ha voluto fare una doverosa premessa.
“Ringrazio tutto lo staff,  che mi ha dato tanto – ha detto – Poi i medici, fisioterapisti, il personale sanitario al completo. Sono stati fantastici soprattutto nell'ultimo mese durante il quale si è giocato ogni tre giorni. Ringrazio inoltre la segreteria che sta compiendo salti mortali per accontentare più gente possibile e la società per la vicinanza”.
Foschi si è poi sottoposto al fuoco di fila delle domande.
- Vigilia tesa?
“Ero più teso questa mattina. La partita la vivo prima dell'allenamento. Poi si tratta di capire come posso aiutare i ragazzi. Sì sono teso, come giusto che sia”.  
- E' stata una settimana micidiale dal punto di vista mediatico. Siete stati investiti da proteste. Tutto il clamore scatenatosi potrebbe influenzare anche l'arbitro Di Marco, il migliore della serie C?
“Sono sincero, non mi interessa la cosa, anche perché non posso farci nulla. Ho fiducia nella professionalità del prossimo. Poi possiamo discutere su un errore o su un altro. Tuttavia sono convinto che un professionista rimane un professionista. Lo è Di Marco, come lo è stato l'arbitro precedente che, video alla mano, non ha sbagliato nulla.  
La categoria arbitrale italiana è una delle migliori al mondo. Posso dire che mi fa sorridere un onorevole che si preoccupa di Foggia-Lecco con tutti i problemi che abbiamo. Ci sono sessantamilioni di italiani che sperano che venga migliorato il Paese in altro modo. Martedì le squadre si sono affrontate in maniera corretta, davanti a un pubblico altrettanto corretto.  Lecco-Foggia di domani rimane una partita di calcio, sia pure importantissima per entrambe le squadre. E' una pagina di sport e come tale va considerata”.
- Il Lecco, rispetto all'andata, potrebbe cambiare qualche pedina? Ardizzone e Battistini come stanno?
“Ardizzone lo porto in panchina ma è stirato. Difficilmente sarà recuperabile. Così come Ilari. Abbiamo diversi acciaccati come normale che sia. Recuperiamo Giudici dalla squalifica e Battistini. Non dobbiamo pensare all'andata. E' una finale in cui non avremo nessun vantaggio perché si sfideranno due squadre forti. E forse il Foggia è un po' più forte di noi. Sarà necessaria una prestazione sopra le righe, addirittura migliore di quella offerta allo Zaccheria. In definitiva dovremo mettere in campo tutte le componenti che ci hanno permesso di arrivare fin qui”.
-  Sette dei dieci gol realizzati dal Lecco nei playoff scaturiscono da palle inattive. Determinanti?
“Ci sta un po' tutto. Abbiamo anche subito reti da palle inattive. La partite sono molto equilibrate e di conseguenza gli episodi nascono da questo tipo di giocata. Ci sono situazioni in cui i calci piazzati possono essere decisivi. Ma lo sono in generale. E' risaputo che il calcio piazzato risolve le partite nel 70/80% dei casi”.
- Ripensando alla stagione che si sta per chiudere, quali sono le immagini che le passano per la testa?
“Il mio arrivo a Lecco è stato da Libro Cuore. Parlo della lettera di benvenuto scritta dai tifosi della Curva. Mi ha riempito di responsabilità, facendomi sentire in debito. Non pensavo di regalare ai nostri tifosi queste soddisfazioni, indipendentemente da come andrà a finire. Durante la stagione ci sono state altre soddisfazioni. Pure le difficoltà ci hanno aiutato a crescere. Troppe le cose, le circostanza da elencare in questo momento”.   
- Che effetto fa vedere il Lecco sfavorito per l'ennesima volta?
“Il solito effetto. Siamo sempre stati visti come vittima predestinata. Ma va bene così. Anzi, la cosa ci stimola anche se non è facile andare sempre contro chi parla. In Italia ci sono sessantamilioni di allenatori. Ma il bello del calcio è la sua opinabilità”.
 
Nella gara di domani il Foggia non potrà contare sullo squalificato Filippo Costa, difensore d'esperienza che vanta una quarantina di presenze in A. In compenso mister Delio Rossi riavrà a disposizione il centrocampista Antonio Junior Vacca.
L'arbitro designato è il romano Davide Di Marco che avrà il delicato compito di dirigere un confronto che si annuncia incandescente.  Il direttore di gara, che appartiene alla sezione AIA di Ciampino, ha alle spalle una lunga carriera sui campi della serie C. Nel corso della stagione ha arbitrato sedici partite di campionato (tra cui Pordenone-Lecco 5-0), una di playoff (Crotone-Foggia 2-2) e una di playout (Sangiuliano-Triestina 1-2). Ha diretto anche cinque gare del torneo Primavera.
Centoundici i gialli distribuiti, cinque le espulsioni e sei i rigori concessi.
Roberto Frigerio
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