Lecco: architetti in piazza il 24 per i 100 anni dell'Ordine
L’Ordine degli Architetti di Lecco celebra il centenario della nascita dell’Ordine Professionale degli Architetti (1923-2023) con un evento aperto alla cittadi- nanza. L’appuntamento è per il prossimo 24 giugno dalle ore 10 alle ore 13 in Piazza XX Set- tembre. Per l’occasione, i professionisti dell’Ordine saranno a disposizione dei cittadini per rispondere a domande e curiosità sulla professione dell’architetto mentre un totem, apposi- tamente allestito, proietterà le interviste realizzate ad alcune personalità della città e ad altri colleghi architetti.
Dopo l’intervento del Card. Matteo Zuppi, rivolto agli Architetti in occasione della Confe- renza Nazionale degli Ordini del 2022, hanno dato il proprio contributo, partecipando all’in- tervista, il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, la Presidente della Provincia di Lecco Alessan- dra Hofmann, il Prevosto Mons. Davide Milani, la Prorettrice del Politecnico di Lecco Ma- nuela Grecchi, il Presidente Ance Lecco-Sondrio Luca Fabi, la Presidente FAI Maddalena Me- dici, l’Architetto Matteo Sintini della Soprintendenza e la Presidente della Fondazione Co- munitaria Lecchese Mariagrazia Nasazzi. Gli architetti intervistati sono invece Giuditta Me- lesi e Alberto Marchi. A tutti loro è stata posta la stessa domanda: “In che modo pensa che, con la sua attività professionale, l’architetto contribuisca alla crescita della comunità?”.
“L’obiettivo – spiega introducendo il video l’Architetto Anselmo Gallucci Presidente dell’Ordine lecchese – è quello di sollecitare l’attenzione sull’insostituibile ruolo degli architetti nella trasformazione, nel senso di una sempre maggiore abitabilità, delle nostre città. Allo stesso tempo, facendo questa domanda ai nostri stessi colleghi, intendiamo interrogarci sul senso del nostro lavoro ed in particolare sulla grande responsabilità che esso svolge nella crescita della comunità in cui esso si inserisce. E questa responsabilità è fondata sulla consapevolezza che l’architettura è cultura e bene comune. La crescita avviene anche per l’architetto stesso il quale partecipa con la sua particolare sensibilità progettuale ad un’esperienza che va oltre il suo specifico ed insostituibile contributo. Gio Ponti invitava ad amare l’architettura perché da essa ‘nasce (…) uno stile della vita degli uomini, non uno stile degli edifici’. Anche noi – conclude Gallucci – siamo convinti che con l’amore per il nostro lavoro sviluppiamo un modo autentico di essere architetti e partecipiamo così alla vita e alla crescita della comunità”.
Otre alle interviste, verranno proiettati anche stralci di conversazione con l’Architetto Aldo Baborsky, veterano dell’Ordine di Lecco, e l’Architetto Giovanni Michelucci, uno dei massimi esponenti dell’architettura del ‘900. In chiusura dell’evento ai presenti sarà offerto un aperi- tivo.