Case al mare inesistenti, napoletano a giudizio per truffa

Sono tre le truffe imputate a A.G., napoletano accusato di avere dato in affitto delle case al mare, essersi intascato i soldi e avere lasciato i presunti inquilini... a piedi.
Venerdì mattina davanti al giudice Gianluca Piantadosi è stata ascoltata la deposizione di uno dei truffati, collegato via Teams dalla Campania, così come previsto dalla normativa per semplificare e razionalizzare i processi. “Ho versato 700 euro su una carta PostePay, mi ha detto di fare in fretta con l'acconto perchè c'erano altri interessati. Poi quando con mia moglie e mio figlio disabile siamo arrivati al mare abbiamo trovato l'appartamento già occupato da una famiglia che lo aveva regolarmente affittato. Non abbiamo potuto fare altro che trovare un'altra sistemazione, ma non è stato facile”.
La prima denuncia a carico dell'imputato, difeso dall'avvocato Roberta Cogliati del foro lariano, era partita da una donna lecchese, nel 2017, finita anch'ella nella rete dell'uomo (chiaramente in base all'impianto accusatorio tutto ancora da dimostrare) con il pagamento per una casa al mare...inesistente.
Si tornerà in aula il prossimo 14 luglio per la discussione di questi due casi mentre per il terzo si dovrà attendere il 6 ottobre per chiudere l'istruttoria con il terzo presunto truffato.
S.V.
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