Foggia-Lecco, Flavio Nogara scambiato... per l'arbitro (nella bufera): 'Ora si pensi solo al campo'
"In un primo momento ho pensato a uno scherzo, a un fotomontaggio di qualche amico... Poi, quando ho iniziato a ricevere decine di messaggi tutti uguali, ho capito che era proprio vero". La butta sul ridere Flavio Nogara, ma ha dell'incredibile quanto successo a due giorni da Lecco-Foggia, la finalissima dei playoff che si disputerà domenica 18 giugno alle 17.30 allo Stadio Rigamonti-Ceppi e che decreterà la squadra promossa in Serie B (si ripartirà dal 2-1 maturato in Puglia a favore dei blucelesti).
Un episodio surreale, che Flavio Nogara ha motivato in maniera molto semplice. "Evidentemente stanno cercando pretesti per mettere in discussione il risultato dell'andata, che il Lecco ha guadagnato sul campo con pieno merito" ha commentato l'esponente del Carroccio, comunque non intenzionato a prendere "provvedimenti" nei confronti del quotidiano perché convinto che la questione vada "ridimensionata" da tutti i punti di vista. "Bisogna smetterla di parlare degli arbitri, tutto questo caos è il segnale che domenica si deve scendere in campo per vincere, senza fare calcoli".
Nogara, poi, ha voluto dire la sua sullo straordinario momento che sta vivendo il Lecco: "Ho seguito tutte le ultime partite in casa, ma purtroppo non sono riuscito a trovare un biglietto per la finale: me la guarderò a casa insieme ai miei figli, che a differenza mia giocano a calcio. Credo che ogni appassionato di sport - ma non solo - possa capire l'importanza di avere una "nostra" squadra in un campionato prestigioso come la Serie B, che andrebbe a costituire un elemento di sicura attrattività per tutto il nostro territorio. Il "salto" non sarebbe certamente facile per la società, che dovrebbe inevitabilmente riorganizzarsi, ma quando c'è passione e ci si crede, tutti insieme, si può sempre trovare una quadra per competere ad alti livelli. Ora non resta che sperare che domenica, sul campo, vada tutto per il meglio. Anche dal punto di vista della sicurezza, perché le nostre forze dell'ordine saranno chiamate a un lavoro non indifferente".
Il noto esponente della Lega Salvini Premier, già consigliere comunale a Valmadrera e candidato alle elezioni regionali, è stato infatti scambiato... per l'arbitro della sezione CAN di Bergamo Kevin Bonacina, finito nella bufera a livello nazionale dopo la direzione della gara di andata di martedì 13 giugno che, a detta del popolo rossonero, sarebbe stata evidentemente a favore della squadra di Luciano Foschi, poi uscita vincitrice.
Le immagini de Il Corriere dello Sport
Ma a fare scalpore è il fatto che a diffondere quella che è a tutti gli effetti una fake news è stato Il Corriere dello Sport, il quotidiano diretto da Ivan Zazzaroni che nell'edizione odierna ha pubblicato (a pagina 28 e persino in copertina) un'immagine di Nogara, cerchiato in rosso, a un raduno con l'attuale Ministro Matteo Salvini, alludendo - per nulla velatamente, andando poi a leggere l'articolo a firma di Edmondo Pinna - ai legami del "fischietto" 29enne con il territorio lecchese, che lo avrebbe quindi spinto a una direzione "di parte". Il tutto sulla scia delle polemiche che proseguono ormai da due giorni e di cui hanno fatto le spese, tra gli altri, anche il giovane giocatore della Primavera bluceleste Luca Bonacina e il collega giornalista Matteo Bonacina (con i genitori), ricoperti di insulti per il loro cognome che, a detta dei "tifosi" del Foggia, implicherebbe una parentela con l'arbitro.
Flavio Nogara
Nogara, poi, ha voluto dire la sua sullo straordinario momento che sta vivendo il Lecco: "Ho seguito tutte le ultime partite in casa, ma purtroppo non sono riuscito a trovare un biglietto per la finale: me la guarderò a casa insieme ai miei figli, che a differenza mia giocano a calcio. Credo che ogni appassionato di sport - ma non solo - possa capire l'importanza di avere una "nostra" squadra in un campionato prestigioso come la Serie B, che andrebbe a costituire un elemento di sicura attrattività per tutto il nostro territorio. Il "salto" non sarebbe certamente facile per la società, che dovrebbe inevitabilmente riorganizzarsi, ma quando c'è passione e ci si crede, tutti insieme, si può sempre trovare una quadra per competere ad alti livelli. Ora non resta che sperare che domenica, sul campo, vada tutto per il meglio. Anche dal punto di vista della sicurezza, perché le nostre forze dell'ordine saranno chiamate a un lavoro non indifferente".
B.P.