Garlate: il 'clown dottore' Lele Panzeri in partenza per i campi profughi del Libano

Ancora in missione, ancora per portare sorrisi a chi è meno fortunato. Il garlatese Emanuele ("Lele") Panzeri è pronto a ripartire con i Volontari "con il naso rosso", questa volta con destinazione Libano: con lui altri nove giovani clown dottori dell'Associazione Veronica Sacchi con sede a Milano, che dal 9 al 23 agosto visiteranno tre diverse aree del Paese medio-orientale dove sorgono campi profughi popolati, per lo più, da persone fuggite dalla Siria in guerra e da palestinesi, che vivono lì ormai da decenni.

Lele Panzeri (in tv a I soliti Ignoti)

L'obiettivo? Come sempre, cercare di alleggerire almeno in parte tensioni e fatiche di grandi e piccini che vivono in condizioni di povertà estrema, in una terra martoriata dove per esempio ad oggi la moneta non ha quasi più alcun valore, l'elettricità è garantita solo per un paio di ore al giorno e l'acqua (potabile) è un bene molto raro. Insomma una situazione-limite, dove Lele e i suoi compagni di viaggio proporranno spettacoli, laboratori e attività di clowneria-giocoleria, secondo un programma che comunque sarà definito di volta in volta sul posto in base alla "risposta" di bambini e adulti con i quali avranno l'occasione di interfacciarsi, improvvisando nel rispetto delle esigenze dei loro interlocutori.

Lo scorso anno alla partenza con i Becco to the borders

Non è la prima volta che l'Associazione Veronica Sacchi è protagonista di iniziative di questo tipo, battezzate "Missioni del Sorriso": il primo clown tour (in Albania) risale al 2013, dopodichè è stato un continuo peregrinare tra ospedali, case-famiglia e strutture di accoglienza di tutto il mondo. È di un anno fa, invece, l'avventura che ha visto lo stesso Lele Panzeri partire insieme agli amici e compaesani Stefano Maddalon e Valerio Carbonara – riuniti da tempo nel team denominato "Becco to the borders" – al volante di ZUEL, una Fiat 128 del 1973,  per un viaggio intorno ai territori sconvolti dal conflitto in Ucraina, con varie tappe anche tra i Balcani, in Georgia e in Turchia, poi su fino a Capo Nord, per un totale di 17.000 chilometri percorsi in 50 giorni. Ora il garlatese è atteso in Libano, per un'altra straordinaria "spedizione".
"Sarà sicuramente una bella sfida, impegnativa ma anche entusiasmante" ci ha confidato Lele, a poche settimane dalla partenza. "In questo periodo siamo al lavoro per l'allestimento di uno spettacolo che proporremo in Libano, dove dovremmo visitare anche una clinica, oltre ai campi profughi. Non so bene che cosa mi troverò di fronte, certamente non sarà un contesto facile ma io e gli altri ragazzi abbiamo tanto entusiasmo e voglia di fare, tra di noi si è creato un clima bellissimo: il risultato, quindi, non potrà che essere positivo".

Lele con i compagni dell'Associazione Veronica Sacchi

Sul posto i giovani clown dottori dell'Associazione Veronica Sacchi – alcuni dei quali alla prima esperienza di questo tipo, con una di loro ancora in formazione – potranno contare sulla supervisione degli amici di Operazione Colomba (APG23), Corpo di Pace riconosciuto come ONG, e delle realtà locali che li ospiteranno. Tramite la loro missione, inoltre, contribuiranno all'importante impegno umanitario di Mediterranean Hope - Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che da anni fornisce cure mediche a libanesi, palestinesi e siriani dei campi profughi.
In attesa della partenza, sarà possibile sostenere il gruppo partecipando agli eventi organizzati allo scopo tra la Brianza e Milano oppure effettuando una donazione per offrire simbolicamente un pasto a un volontario (10 euro), pagare la sua assicurazione (50 euro) o coprire i costi di un volo andata e ritorno (250 euro).
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B.P.
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