Lumis Arte: il 17 'giochi di immagini' a San Michele e mostra di Corbetta a Maggianico

Due eventi per l'Associazione Lumis Arte nella giornata di sabato 17 giugno.


Il primo, ideato e organizzato dallo stesso sodalizio, si terrà presso la Chiesa di San Michele a Galbiate, dalle 21.30. La mostra-performance "Di Fumo Di Luce. Giochi di immagini" presenterà le ricerche che l'artista Daniele Re sta conducendo sull’uso espressivo della luce: i visitatori saranno invitati a portare una torcia per scoprire i suoi scatti e le incisioni in una cornice scenografica.



Le immagini, realizzate con la tecnica del light painting in numerosi lavatoi situati in vari luoghi nella provincia di Lecco, saranno collocate nel transetto della chiesa, le cui pareti verranno illuminate con i colori alterati presenti nelle fotografie stesse. Queste ultime risulteranno posizionate in controluce rispetto alle pareti: il gesto compiuto dai visitatori per scoprire le immagini ricorderà quindi quello del fotografo per illuminare i lavatoi e creare i disegni di luce.



Quelli intitolati "I dodici apostoli" (2022), realizzati su vetro e raffiguranti un giardino immaginario, saranno collocati sul piano rialzato presente in fondo alla chiesa. Anche per queste opere l’apporto della luce sarà fondamentale, poiché saranno retroilluminati attraverso delle candele.



Quest’occasione permetterà anche di far ri-scoprire al pubblico l’antica tecnica stampa del clichè verre, nata assieme alla fotografia intorno agli anni ‘50 dell’Ottocento e utilizzata da grandi artisti come Camille Corot. Questa tecnica consiste in una lastra di vetro affumicata sopra una candela, quindi incisa con una punta sottile per realizzare i tratti che compongono il disegno: un’immagine di fumo o fuliggine. La matrice così ottenuta viene stampata tramite la luce solare su un foglio di carta fotosensibile che viene successivamente sviluppato. Quindi la lastra affumicata costituisce un negativo su vetro disegnato dalla mano del fotografo.



Sempre sabato 17 il Circolo Figini di Maggianico, in collaborazione con Lumis Arte, aprirà alle 18.00 la mostra "Fotoalchimie. Fotografie di Luigi Corbetta", che andrà a presentare un itinerario retrospettivo negli scatti del celebre fotografo comasco, che nel 2023 festeggia il suo cinquantesimo anno di attività.


L’esposizione raccoglie alcune istantanee realizzate nel corso degli anni mediante tecniche analogiche, spesso caratterizzate dall’incertezza dei risultati, come il foro stenopeico. Luigi Corbetta intende infatti la fotografia come un modo di rapportarsi al mondo e alla realtà. Lui stesso esprime questa idea usando le seguenti parole: “Tutto ciò che non fotografo è come se fosse perduto, mai esistito… Tutto ciò che non subisce il mio intervento alchemico non è mai completamente mio, emotivamente mio...”.
Come scrive Luciano Benini Sforza, il lavoro di Luigi Corbetta "racchiude in sè una fotografia pulsante, emozionale, dove la gioia, lo stupore, il sapore, l'emozione della sperimentazione sono uguali a quelli provati nel creare e ricreare la realtà. Opere e lavori che reinventano l'immagine cogliendo gli aspetti interiori, emozionali. L'impressione sensibile e vibrante della tecnica sperimentata, diversificata è pari alla gioia, all'emozione, alla “alchimia” di rendere poetica, creativa, soggettiva la realtà, così da trasformare i dati oggettivi per renderli vibranti, caldi, soggettivamente significativi e pulsanti. Per questo non c'è freddezza o algido rigore concettuale e intellettuale, ma trattasi di una sperimentazione calda, del cuore, dell'anima dell'atmosfera percepita. È come immergersi dentro alla realtà e al flusso vitale della natura, del mondo e delle cose con tutto sé stesso, come un nuotatore si immerge nel mare e nelle sue dimensioni sotto la superficie, non fermandosi sopra, o restando apatico a terra, un approccio, un darsi totale - "ars" ed “ingenium” insieme (Orazio) – al “fare” immagine, attraversando, in questa immersione totale, piena, i vari aspetti del creato e delle creature. E “fare” l'immagine è quindi un dilemma fra tecnica o emozione, “arte” o “talento”, ma un tutt'uno emozionale, vitale, sentendo, trasmettendo emozioni, sfumature, energie. Il movimento e l'intervento alchemico sono ancora segno di vita e vitalità, del flusso vitale dell'essere e delle sue dimensioni e creature, ma anche un rimando a volte alla società odierna “della fretta” e “liquida” (Bauman). Il cuore e la mente sono indissolubilmente inclusi nelle opere e nelle sperimentazioni di “FOTOALCHIMIE”».
Venerdì 23 giugno alle 20.30, nello spazio riservato alle conferenze del Circolo Figini, sarà poi possibile incontrare il fotografo Luigi Corbetta in una serata in cui l’autore stesso presenterà il proprio percorso creativo.
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