Casargo in festa per il centenario del Gruppo Alpini: maxi corteo con labari e autorità

Il lungo corteo che questa mattina ha attraversato il centro storico di Casargo ha aperto i festeggiamenti per il centenario di fondazione del gruppo degli Alpini locali: un omaggio al Monumento dei caduti e poi al cippo dedicato a Bartolomeo Cresseri, morto sulle rocce del piccolo Cir Passo Garden durante l’adempimento del proprio dovere.
"Il suo ricordo sia sempre vivo fra i ragazzi del centro sportivo come un incitamento a investire la propria giovinezza per gli ideali più alti di lealtà e di amore per la propria bandiera” ha letto il capogruppo Edo Balbiani dopo aver deposto un mazzo di fiori ai piedi del cippo. A seguire la Messa nella chiesa di San Bernardino, officiata da don Emanuele Pozzi con l’omelia di don Bruno Maggioni, che non ha voluto tenere la solita predica dedicata agli Alpini ma ha raccolto intorno a sè tutti i bambini presenti chiamandoli ad uno ad uno con il proprio nome.



"Pensieri in libertà": così ha definito la sua omelia il sacerdote, che poi ha continuato: "Oggi Casargo splende e riluce di fantasia, di colori e di Spirito santo, dopo i disastri provocati dalla bomba d’acqua che ha portato qui dentro tutto il fango”. Successivamente una menzione agli Alpini, “uomini di preghiera che nei momenti più difficili, magari in trincea, hanno rivolto un pensiero a Dio”, e un riferimento al suo collega sacerdote don Matteo Albani, parroco di Premana e Pagnona, che ha fatto il servizio militare proprio nel corpo delle Penne nere, mentre don Bruno ha prestato servizio nell’artiglieria missili contraerea, come da volere della famiglia.



Il suo ricordo è quindi andato proprio al 1977, quando a Rovigo “il Po si era alzato tantissimo e nella nostra caserma abbiamo chiesto l’aiuto agli Alpini per mettere i sacchi di terra sugli argini. Ancora una volta questi uomini sono stati di aiuto, un aiuto sociale, non solo come difesa della patria, una risorsa imprescindibile”.
Don Bruno ha poi terminato facendo memoria della celebrazione dell’eucarestia come “Gesù che si fa pane, cibo, come l’alpino vero che pure è pane e cibo per gli altri, che si lascia consumare, continua a donarsi”, invitando tutti i bambini che erano intorno a lui ad agitare le loro bandierine tricolori e dire ad una sola voce “Grazie Alpini”, mentre la platea presente ha accompagnato lo sventolio con un lungo applauso.


Terminata la funzione religiosa un corteo, con il Corpo musicale Santa Cecilia di Cortabbio alla testa, ha accompagnato tutti verso la zona manifestazioni dove il cerimoniere Mauro Farina ha preso la parola ringraziando tutti i presenti, compresi i 30 alfieri dei gruppi di Penne nere del lecchese che sono intervenuti, e ha poi ceduto il microfono a Edo Balbiani, che ha ripercorso brevemente la storia: “La sezione di Lecco degli Alpini è nata nel 1922 e il capitano Camillo Panzeri, reduce della Grande guerra, ha fatto la proposta di costituire il nostro gruppo, con 9 reduci e altri giovani. Dopo aver raccolto i fogli matricolari ha inviato la richiesta e il 15 aprile 1923 è nato ufficialmente il Gruppo Alpini di Casargo”.



Anche il maresciallo Luigi Tarico della stazione dei carabinieri è stato chiamato sul palco e omaggiato del gagliardetto commemorativo del centenario, ricambiando con il dono del calendario dell’Arma: “Sono vicino agli Alpini, sempre in prima linea per le necessità della popolazione", mentre il consigliere dell’ANA Lecco Farina ha voluto ribadire il grande impegno di Balbiani, che dal 2005 ricopre il ruolo di capogruppo ma è anche “il curatore del museo e della chiesetta del Pian delle Betulle, di cui ogni sabato e domenica garantisce l’apertura, un impegno che porta avanti con onore e rispetto”.
Il sindaco Antonio Pasquini nel suo intervento, dopo i ringraziamenti, ha poi ricordato come il gruppo abbia mantenuto questa data come tradizione (la seconda domenica di giugno). "Dobbiamo essere orgogliosi di chi ha dato la vita per adempiere al proprio dovere, durante le due guerre mondiali, il servizio militare o intervenendo come aiuto alla popolazione. Gli Alpini sono un baluardo della nostra civiltà. Mi auguro che tanti tra coloro che sono presenti oggi possano continuare l'impegno di questa associazione, perché rappresenta un punto di riferimento importante, e mi piacerebbe che da oggi ritorni davvero quello spirito e quella voglia di donare, che si veda questa penna alpina” ha concluso.



La parola a chiusura degli interventi delle autorità è passata a Mauro Fumagalli, vice presidente vicario dell'ANA Lecco, all’esordio con questa carica proprio nel comune dell’alta Valle. “Vedere così tanta gente, dai gagliardetti ai cittadini, conferma l’importanza della nostra presenza sul territorio" ha detto, prima di soffermarsi su due parole, "memoria e ricordo". "Prima abbiamo onorato la nostra bandiera, che indica il segno della nostra libertà, poi ci siamo fermati al Monumento dei caduti e lì abbiamo celebrato i nostri Alpini, i nostri soldati che hanno dato la loro vita per ottenere la libertà" ha concluso, ricordando inoltre gli interventi che le Penne nere hanno fatto nei paesi terremotati, senza dimenticare che “nel 2019, quando proprio qui siete stati colpiti dall’alluvione, è arrivata la sezione di Lecco e ci siamo dati una mano a liberare le strade, sempre al fianco delle nostre amministrazioni”.

Galleria fotografica (42 immagini)


Farina ha anche portato i saluti del presidente Emiliano Invernizzi, impegnato nel centenario del gruppo di Esino Lario, come anche parte del Consiglio direttivo. Prima di finire il suo discorso ha voluto chiedere alle sezioni di aprire le proprie sedi ai giovani, anche in vista della partenza dei campi scuola estivi: "Sono pronti a seguirci e ascoltarci, noi dobbiamo trasmettere loro i nostri valori”.


Il capogruppo Balbiani ha quindi omaggiato ogni alfiere intervenuto con il gagliardetto del centenario mentre il suo vice Marco Beri ha regalato agli amici Alpini un ferma cravattino in legno di cirmolo, interamente intagliato da lui con incisa la data della ricorrenza di oggi, nonchè una miniatura della chiesa del Pian delle Betulle presente nella sala civica dove si è tenuto il pranzo comunitario cucinato dalla Pro loco di Casargo.
M.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.