Calcio, il Lecco verso il 1° atto con il Foggia: 'Tutti vorrebbero essere al nostro posto'

Il primo appuntamento con la storia è fissato per dopodomani, martedì 13 (21.30) allo Stadio Pino Zaccheria di Foggia. Partirà dalla Puglia la volata finale dei blucelesti verso la B, traguardo raggiunto una sola volta negli ultimi cinquant'anni. Il Lecco, che era considerato un intruso nel gruppetto playoff, è arrivato all'atto decisivo con pieno merito, ad onta di chi lo snobbava e lo riteneva solo un brutto anatroccolo. E sappiamo tutti come si è conclusa la fiaba di Andersen. L'impresa di Cesena vibra ancora nell'aria con il suo carico di passioni, ma la squadra bluceleste ha ormai lo sguardo ben fisso verso il Sud Italia, dove sarà chiamata a compiere un'altra impresa contro un avversario, il Foggia, dotato di carattere e grinta. Proprio come il Lecco. I satanelli sono infatti riusciti per ben due volte a rimontare nelle semifinali il Pescara di Zeman (duplice 2-2), ottenendo ai rigori la qualificazione. Il Foggia è allenato da un tecnico di vasta esperienza come Delio Rossi che ha all'attivo oltre 700 panchine, delle quali 378 in A con Lecce, Atalanta, Lazio, Palermo, Fiorentina e Bologna. Intanto tutta Lecco si sta stringendo attorno alle aquile. Per la partita di dopodomani, sarà a disposizione un maxischermo collocato in Piazza Cassin (area la Piccola). L'attesa è spasmodica pure a Foggia, una città che vive per il calcio e per un club che vanta undici partecipazioni alla serie A. Previsto un notevole afflusso allo Zaccheria. Contro il Pescara erano in 12.000 a tifare rossonero.

La partenza della comitiva bluceleste è fissata per domani. Di conseguenza la conferenza stampa del tecnico Luciano Foschi si è tenuta oggi.

- Allora mister, poco tempo per riposare in vista di una trasferta lunga. Troverete un ambiente molto caldo.
“I campi sono tutti uguali. Anzi, penso che sia bello giocare davanti a tanta gente. A Foggia c'è una tifosera molto attaccata alla squadra. Grande rispetto. Poi in campo se la vedranno ventidue giocatori, pronti a darsi battaglia, come giusto che sia. La partita la stiamo preparando dal punto di vista tecnico e tattico. Che l'ambiente a Foggia possa essere ostile, può starci. Ci faremo forza insieme con nostri tifosi. Non so quanti di loro potranno raggiungere Foggia, considerati il giorno lavorativo e la distanza notevole. Anche se dovessero essere pochi, ci daranno la forza, come se fossero centomila. Come detto stiamo preparando al meglio una partita dall'importanza altissima. Vogliamo continuare a sognare”.

- Hanno staccato il biglietto per le finali, squadre sottovalutate ma con una comune caratteristica: non si arrendono mai.
“I playoff non conoscono classifiche. Alcune formazioni possono crescere in modo esponenziale proprio in questo periodo. Per alcuni il girone A è meno forte rispetto al B e al C ma credo che ogni raggruppamento faccia storia a sè. Non penso sia facile andare a vincere a Trieste, Salò, Padova, Vicenza, Novara e chi più ne ha più ne metta. Il calcio in pratica si divide in due: sulla carta ci sono le squadre più forti e sul campo ci sono quelle più brave. Non è detto che vinca sempre la compagine più forte. Parliamo del Foggia. Secondo me è arrivato in finale perché è il più bravo. Anche fortuna? Per conquistare una finale ne occorre sempre un pizzico. Le due finaliste, quindi, sono state brave e fortunate. Occorre grande rispetto nei confronti di chi ottiene certi obiettivi. Giocare ogni tre giorni non è semplice. Necessitano forza psicologica e fisica e spirito di gruppo, componenti che vanno al di là della qualità tecnica. Poi magari ci sono dei giovani, all'inizio poco considerati, che si dimostrano all'altezza della situazione”.

- Condizione generale del gruppo bluceleste.
“C'è stanchezza ma stiamo cercando di smaltirla, recuperando le forze fisiche e mentali. Essere in finale è una cosa bellissima. Tutti vorrebbero essere al posto del Lecco. Intendiamo versare ogni stilla di sudore per raggiungere un obiettivo stratosferico. L'entusiasmo è grande. Stiamo cercando di recuperare qualche giocatore e sono fiducioso. Alcuni hanno lavorato a parte e domani potrò valutare meglio le condizioni dei vari Battistini, Lakti, Galli, Girelli, Ilari, Enrici. Sicuramente potremo contare su Ardizzone, reduce dalla squalifica (non ci sarà invece Giudici, a sua fermato dal Giudice sportivo per un turno, ndr.)”.  

- La stampa italiana si sta accorgendo di quanto sia bravo mister Luciano Foschi. Cosa ne pensa di questi elogi? Una rivincita?
“Sono sempre in difficoltà quando devo rispondere a queste domande. Mia moglie mi definisce un po' orso perché non amo molto i complimenti. Mi è capitato di vincere campionati a Olbia e Novara, però non mi sono mai preoccupato del dopo. Forse non mi so vendere e ci sta in un mondo dove l'essere è meno importante dell'apparire. Quello che mi fa piacere è l'apprezzamento del mio lavoro. Ma non sto facendo tutto da solo. Lo dico sempre. Sono supportato da uno staff adeguato. E poi un allenatore è bravo se i giocatori lo fanno diventare tale. Nel calcio si vince con il gruppo, mai con il singolo. Sono orgoglioso dei rapporti che ho instaurato con le persone, al di là del calcio”.

- Ha mai affrontato Delio Rossi?
“Mai incontrato. Anche quando ero con Di Carlo al Chievo e al Livorno non ne ho avuta l'occasione. L'ho conosciuto durante un corso allenatori, nel periodo in cui lui guidava la Lazio. Un allenatore che ha fatto la serie A non si discute”.

Nella regular-season il Foggia non è stato continuo nel rendimento. A una partenza zoppicante ha fatto seguito una risalita, coronata dal quarto posto alla 25^ giornata. Quattro turni dopo mister Fabio Gallo è stato sostituito da Mario Somma il quale ha raggiunto la terza piazza, prima di scivolare in sesta posizione. A quattro turni dal termine al posto di Somma è subentrato Delio Rossi che ha condotto la squadra al quarto posto con 61 punti, dei quali 36 conquistati in casa e 25 in trasferta. Differenza gol complessiva +16 (68-44). Per fare un raffronto, il Lecco nella stagione regolare ha totalizzato 62 punti, dei quali 41 al Rigamonti-Ceppi e 21 nelle gare esterne. Differenza reti + 5 (45-40).

Nei playoff i pugliesi sono partiti dal secondo turno, eliminando il Potenza (1-1), il Cerignola (1-4 in trasferta, 3-0 in casa) e il Crotone nei quarti (1-0, 2-2), il Pescara nelle semifinali (doppio 2-2 più rigori). La caratteristica dei rossoneri è quella di noi mollare mai e le qualificazioni ottenute al fotofinish (quasi tutte) lo dimostrano.
La formazione di Rossi ha una certa familiarità con il gol. Bomber della squadra è l'italo-nigeriano Roberto Ognuseye, 11 reti in campionato. Alessandro Garattoni, difensore con il vizio del gol, ha timbrato otto volte mentre il mediano Davide Peterman  è a quota 8. Negli spareggi il Foggia è andato a segno con ben dieci giocatori diversi: Bjarkson (2), Frigerio (2), Schenetti, Kontek. Peralta, Beretta, Peterman, Rizzo, Markic, Di Noia.

Sono quattordici i precedenti tra Lecco e Foggia. Le squadre si sono sfidate per la prima volta in B nel 1962/63. L'andata, giocata in Puglia il 16 settembre 1962 davanti a 12.000 spettatori, finì con un pareggio, 2-2. Formazione lecchese: Alfieri, Facca, Caroli, Galbiati, Pasinato, Duzioni, Bagatti, Lindskog, Cappellaro, Sala, Clerici. Allenatore: Achilli. Marcatori: Gambino, Cappellaro, Bagatti, Oltramari. L'ultimo confronto è del 13 gennaio 2008 (C1): successo casalingo degli aquilotti per 2-1 con gol di Cortese e Savoldi; Tisci per il Foggia. Le squadre si sono affrontate anche in serie A nel 1966/67: una vittoria interna per parte ( 3-0 sotto il Resegone, 4-1 nel Tavoliere). Bilancio complessivo: cinque successi dei pugliesi, tre dei blucelesti, sei pareggi.

Il Foggia che affronterà martedì il Lecco sarà privo del centrocampista Antonio Junior Vacca, squalificato.
R.F.
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