Da Castello a San Nicolò la solenne processione del Corpus Domini

Domenica 11 giugno, la processione serale del Corpus Domini muoverà dal sagrato della chiesa parrocchiale di Castello verso la basilica di San Nicolò. La solenne funzione parte alle 21, scendendo lungo un nuovo tracciato che vede piazza Dell’Oro a Castello, via Fogazzaro, corso Matteotti, vie Papa Giovanni, Palestro, Parini, Bixio, Sirtori, Nava, Torri Tarelli, lungolario Battisti, piazza Cermenati con arrivo a San Nicolò.
La processione sarà accompagnata e animata dalle note del Corpo musicale cittadino “Alessandro Manzoni”. In caso di pioggia si terrà un momento di preghiera e di adorazione nella basilica di San Nicolò, con inizio alle ore 21.
Inossidabile nel tempo, nei quattro secoli trascorsi, da Castello a Lecco, secondo un documento della Curia ambrosiana per mettere pare tra due parrocchie divise per la sede di pieve e per il Perdono pasquale, la processione del Corpus Domini ha mutato, invece, l’aspetto coreografico e cerimoniale mantenuto sino a metà Novecento. Divenne serale nel 1962, dopo che per secoli aveva avuto luogo al pomeriggio, ma anche al mattino, dopo la Messa solenne nella parrocchiale di Castello.
Il compianto giornalista Aristide Gilardi scriveva “Nella prima metà del Novecento, sul notevole schieramento di croci, stendardi, lampioni, portati dagli “scolari” delle Confraternite per il Corpus Domini, era anche una sfida campanilistica fra i sancarlini delle varie parrocchie per essere in processione più ordinati, numerosi, con i migliori arredi sacri. Passavano con le mantelline rosse sopra la tunica bianca, il cingolo con il fiocco pendente, l’effige dell’Eucarestia e di San Carlo Borromeo nel medaglione sul cuore”. Vi erano uomini robusti per portare i pesanti stendardi ed i grandi crocifissi dorati.
Passate le Confraternite, la processione evidenzia oggi la riflessione comunitaria nella preghiera per una presenza di fede e di opere sulle strade del mondo. Il Corpus Domini rimane antico e solenne, passando nelle vie della città, in mezzo al popolo di Dio, rinnovando il “sapore” di un tempo.
A.B.
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