Valsassina: si ripete la transumanza, ma la pioggia posticipa il 'primo taglio'

Sono da poco passate le 4 di questo secondo sabato di giugno e la mandria di Antonella Doniselli è uscita dalla stalla e si è incamminata verso la Val Biandino: da Pasturo fino a Introbio e poi il percorso di 10 chilometri a salire per raggiungere  quella che sarà per i prossimi mesi la dimora di queste bovine.

Davanti, a condurre le vacche, i pastori affiancati dai fedeli cani che tengono sotto controllo la situazione. A chiudere Antonella e il marito Natalino. A seguire questa prima tranche di animali, un'altra mandria al completo. E' quella di Carlo Platti: stessa strada, Pasturo verso l'alpeggio introbiese.
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Sono in tanti, nonostante l'orario, ad attendere i due gruppi ed accompagnarli nella transumanza, questo antico rito che si tramanda da generazioni.
In Valle, così come in molti altri paesi dell'arco alpino, le attività pastorali si organizzano tradizionalmente intorno al sistema delle malghe e degli alpeggi. Le piogge del mese di maggio e della prima decade di giugno hanno consentito di anticipare la salita di qualche giorno, a differenza dello scorso anno, quando poi il sole di un luglio infuocato ha di fatto bruciato l'erba in quota, rendendo difficilissima la stagione degli alpeggiatori. Se da un lato le precipitazioni piovose delle ultime settimane hanno portato beneficio alla monticazione, dall'altro hanno impedito agli allevatori stessi lo sfalcio dell'erba per la fienagione.

"Non ricordo sia successa una situazione come questa" afferma lo stesso Carlo Piatti facendo riferimento alla salita in Val Biandino senza aver preventivamente effettuato il primo taglio. Questo renderà il lavoro degli alpeggiatori ancora più difficile: si dovranno infatti dividere, con salite e discese, tra vita "in quota" e fienagione, senza contare il fatto che il primo fieno che si va a raccogliere, sta perdendo tutte le proprietà e la ricchezza di sostanze nutritive proprie delle erbe.

Un doppio carico di lavoro per queste persone, abituate da sempre ad alzarsi prima dell'alba per la mungitura, la caseificazione e il pascolo degli animali stessi.
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