Lecco: suo fratello finisce dietro le sbarre, si piazza sulla panchina fuori dal carcere
Cose dell'altro mondo a Lecco. In sintesi: il magrebino numero uno viene tradotto in carcere, a Pescarenico, dopo essere stato rintracciato dalle forze dell'ordine, alle sue calcagna quale presunto autore di una rapina andata in scena, parrebbe, nel meratese o comunque sul territorio, nei giorni scorsi. In cella deve attendere, quantomeno, di comparire - già quest'oggi - al cospetto del giudice chiamato a decidere delle sue sorti. Il magrebino numero due, evidentemente, non "prende bene" il fermo del numero uno. Del resto i due ragazzi sono fratelli. E per un fratello c'è chi è davvero disposto a tutto.
Anche a presentarsi presso la casa circondariale dove è stato associato, agitarsi fino a danneggiare una vetrata all'ingresso prima di venir invitato a recuperare la calma e soprattutto a allontanarsi. Un suggerimento, quest'ultimo, accolto ma... fino ad un certo punto. Magrebino numero due, infatti, fatto uscire dall'area di pertinenza del carcere dove si è piazzato? Sulla panchina a poca distanza, trascorrendo tutta la notte dunque "accampato" in via Cesare Beccaria. Con tanto di coperta e bottiglietta d'acqua, quale gentile conforto offerto... dall'amministrazione penitenziaria. Se questo non è attaccamento...