In viaggio a tempo indeterminato/286: colosseo e pizza a Batumi

Il Colosseo con i vetri antiriflesso.
La statua del Nettuno che guarda i palazzoni sovietici.
La piazza che si chiama Piazza ma non sembra per niente una piazza.
Credo che a Batumi, in Georgia, qualcuno si sia leggermente ispirato.
Mi colpisce sempre come in molti Paesi del mondo ci sia una traccia italiana. Siamo l'esempio concreto che non sono le dimensioni che contano perché, ragazzi, l'Italia è minuscola. Basta aprire una mappa per rendersi conto dello spazio ridotto che occupiamo nel mondo. Sì abbiamo quella inusuale forma di stivale che forse attira un po' l'attenzione, ma a dimensioni non stiamo messi proprio bene.
Eppure gli scultori, i pittori, gli scrittori, gli architetti, i cuochi, gli artisti e gli artigiani di un pezzetto di terra così piccolo, sono riusciti nell'impresa immensa di lasciare una traccia anche a migliaia di chilometri di distanza. E non mi riferisco solo alle pizzerie sparse per il globo o alle trattorie con l'itali'g'lianissima pasta Alfredo sul menù. Dell'architettura, delle opere d'arte e del nostro stile di vita, anche se spesso stereotipato, si trovano esempi un po' ovunque nel mondo.
C'è chi si lascia influenzare e poi rielabora creando nuove forme d'arte e chi invece si limita a dire "è già perfetto così, perché modificarlo?". Nascono quindi copie tanto identiche da rendere impossibile il gioco "trova le differenze" della Settimana Enigmistica.
A questo filone appartiene di certo Batumi, la città georgiana che non sembra Georgia e che si affaccia moderna e pacchiana sul Mar  Nero.

VIDEO:


A Batumi esiste una copia della fontana del Nettuno di Bologna.
L'immagine del dio Nettuno con un braccio proteso a fermare i venti e un tridente in mano, non è certo ciò che uno si aspetta di trovare in una città georgiana al confine con la Turchia.
E devo ammettere che quando l'ho vista in una delle tante piazze della città, la mia prima reazione è stata: "Daaaai! che idea carina!"
A cui poi è seguito un "Ma non esiste un copyright sulle opere d'arte?" e un "Cosa c'entra un teatro greco là dietro?"
Per concludersi con un "Non ha senso..." indicatore di una sofferta resa davanti all'impossibilità di capire la scelta stilistica di questa piazza.


Disorientata, ecco, mi sono sentita proprio disorientata.
Un po' come se mi trovassi dentro la Casa Bianca che è stata girata a testa in giù.
Che poi è un po' come si dev'essere sentito il centurione romano dentro il Colosseo con l'aria condizionata o il piccione che ha alzato la testa nella piazza e si è trovato circondato  da ristoranti che servono katchapuri.
Lo so, lo so sembrano tutte immagini senza senso.
Ma è proprio quello il punto...(credo!)
Sono così senza senso da diventare interessanti e in un certo senso artistiche. Penso sia questa la chiave di lettura che permette di apprezzare una città stravagante e unica come Batumi.
Una città che attinge al passato glorioso di Italia e Grecia con statue, teatri, palazzi e hotel che più o meno forzatamente ricordano opere d'arte dalla fama mondiale.
Una città che fa l'occhiolino al lato ludico e scanzonato di Las Vegas con casinò a più piani dove, per la cronaca, fanno dei buffet gratuiti di cucina turca da far leccare i baffi.
Una città che sorride allo sfarzo luccicante di Dubai con giochi di luci sulle facciate dei grattacieli e fontane danzanti al ritmo di musica.

Ma, e questa è la cosa che più mi ha colpito, Batumi riesce a mantenere una sua anima nonostante questo potpourri di stili e ispirazioni.
È inconfondibile la sua atmosfera di città di mare che guarda lontano, il suo essere al confine tra due mondi separati e il suo volersi rilanciare come meta turistica e di svago.
A Batumi i grattacieli degli hotel di lusso e i palazzoni popolari in stile sovietico, hanno tutti la stessa vista: il Mar Nero.
Un mare che sembra un lago. Un mare conteso, centrale e strategico. Un mare che porta commercio ma anche turismo.
Un mare su cui chi si affaccia ha un grande peso, ma anche una grande responsabilità.
Batumi non sembra appartenere alla Georgia ma non sembra aver niente a che fare nemmeno con l'Italia, gli Emirati Arabi, gli Stati Uniti, l'Europa o l'Asia.
Batumi è semplicemente Batumi.
Una città che non è bella ma non si può dire sia brutta.
Contiene tutto e il contrario di tutto ed è forse per questo che mi è piaciuta così tanto.
E anche per la pizza, mamma mia che pizza... per fortuna non hanno copiato solo la fontana!
Angela (e Paolo)
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.