Valmadrera, parcheggi a pagamento a Parè: una mozione di Amaretti

I quattro parcheggi più vicini al lungolago di Parè di Valmadrera sono diventati a pagamento. È infatti realtà la decisione della Giunta di rimettere i parcometri dopo alcuni anni. Nello specifico, le zone a cui si fa riferimento sono quelle del posteggio vicino alla casetta (P1), quello di via Cardinal Martini (P2), quello antistante il pratone (P3) e quello sorto sulla superficie ex LarioReti (P4).
Gli stalli saranno a pagamento dalle 8.00 alle 20.00 tutti i giorni in estate, ovvero dal 1° maggio al 30 settembre, e solo nei prefestivi e nei festivi dal 1° ottobre al 30 aprile. Il costo è di 0,50 centesimi per la prima mezz’ora e 1 euro per ogni ora successiva. Sarà possibile versare il dovuto con Bancomat o carte di credito.



Attraverso un bando pubblico, il Comune ha affidato la gestione del servizio alla “Abaco Spa”, società veneta, che ogni tre mesi verserà il 50%, IVA compresa, degli incassi ottenuti dalle colonnine. Nello specifico, l’operatore economico si dovrà occupare della manutenzione ordinaria e straordinaria dei parcometri, con tanto di sistema di centralizzazione per la rilevazione e la risoluzione rapida dei guasti. La “Abaco Spa”, inoltre, incaricherà alcuni addetti di controllare il rispetto delle regole da parte degli utenti, sgravando in parte gli agenti di Polizia locale da tale compito. Questi ausiliari saranno impegnati mediamente per 20 ore la settimana in estate e per 6 da ottobre ad aprile.
Tuttavia, il tema destinato a infiammare il dibattito nella comunità, così come a livello politico, è sicuramente l’applicazione di queste regole ai cittadini residenti a Valmadrera, i quali ora dovranno pagare il parcheggio se decideranno di recarsi in macchina sul lungolago. Per ovviare ai disagi provocati, il Comune ha introdotto una serie di pass annuali, i quali però riguardano specifiche categorie: residenti a Parè, associazioni con sede in loco, esercizi pubblici, valmadreresi titolari di posto barca, proprietari di immobili a Parè posti in affitto, affittuari e titolari di strutture ricettive.


Un sistema non semplicissimo, che è stato riassunto in una tabella disponibile sul sito del Comune nell’albo pretorio assieme a una planimetria dell’area. Come scritto nella delibera di Giunta del 24 maggio, la zona evidenziata in verde, ovvero via Parè a partire dal civico 45, è quella contrassegnata con la lettera A mentre quella in rosso, corrispondente a via Parè dal civico 3 al 43 e viale Promessi Sposi dal 142 al 152, è la C.
“Abbiamo ripristinato la situazione che c’era cinque anni fa, prima dell’inizio dei lavori di sistemazione del parco urbano e dell’area antistante la casetta di Parè. Rispetto al passato, tuttavia, sono state introdotte maggiori agevolazioni per chi risiede in frazione, così come per le associazioni che hanno la sede in quella zona. In più, comunque, i parcheggi dell’asilo continuano a rimanere gratuiti” ha commentato il sindaco Antonio Rusconi. “In questi primi giorni, chiaramente, saremo molto cauti per consentire a tutti i residenti che lo desiderano di fare domanda per il pass”.



Di opinione opposta è Federico Amaretti, consigliere indipendente di opposizione con un passato tra le file della maggioranza. “Per anni si è detto che il Pratone di Parè era un’area a libero accesso per i cittadini di Valmadrera. Ricordo che quel terreno è stato comprato con i proventi delle tasse di tutti i cittadini. Con i parcheggi a pagamento, di fatto, si crea un vincolo che grava sulla nostra comunità, una sorta di doppia tassazione” ha sottolineato il consigliere. “Condivido l’idea per cui chi viene da fuori dia un contributo all’economia del nostro territorio anche attraverso il pagamento del posteggio. Ma per chi è residente a Valmadrera la sosta dovrebbe essere gratuita. In quella zona, tra l’altro, non ci sono problemi di sosta selvaggia. Si poteva fare tranquillamente un disco orario”.



Tale posizione è stata ribadita da Amaretti in una mozione (CLICCA QUI) che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale. “Io penso che tutto ciò che limita la libertà dei cittadini di Valmadrera sia sbagliato. Questo vale tanto per i parcheggi a pagamento quanto per l’area pedonale urbana” ha chiosato il consigliere.
A.Bes.
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