Lecco: 2 lavoratrici portano a giudizio il compagno della titolare

Hanno denunciato il compagno della propria datrice di lavoro, chiamato ora a rispondere del reato di atti persecutori. Stalking, in altre parole. Una 24enne e una 43enne, entrambe residenti nella bergamasca, hanno oggi testimoniato davanti al giudice Giulia Barazzetta nel procedimento a carico dell'uomo, difeso dall'avvocato Stefano Mandelli del foro di Lecco.
La più giovane ha raccontato di aver iniziato a fine 2019 un periodo di prova in una impresa di pulizie e di essere stata fin da subito presa di mira dal compagno della titolare.“Mi faceva proposte indecenti: diceva che se fossi andata a letto con lui mi avrebbe assunta”. Alle continue avances, che la persona offesa aveva sempre rifiutato, si sarebbero aggiunte poi le scenate per ogni lavoro non svolto “a regola d'arte”: “non riuscivamo a lavorare tranquillamente perché ogni volta che non gli andava bene qualcosa sbraitava”.
Dopo pochi mesi (a febbraio 2020) la goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha spinto la ragazza a licenziarsi e a sporgere denuncia presso i Carabinieri: “Un giorno mi ha messo a pulire le ringhiere di un cancello, ma quando ho finito non andava bene il risultato e ha iniziato ad urlare e a dirmi che dovevo andare via. Io stavo andando dalla mia collega, quando lui mi ha inseguito e mi stava per afferrare per un braccio”.
“Eravamo impaurite” ha aggiunto la 43enne rispondendo alle domande del vpo Caterina Scarselli. “Lui spuntava sempre dal nulla e ci aggrediva verbalmente, per quanto mi riguarda se ne approfittava perché sapeva che in quel periodo avevo proprio bisogno di lavorare”.
Il procedimento proseguirà con la fase istruttoria il 9 ottobre.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.