Lecco, 209° anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri: l'omaggio al luogotenente Nesti

Una festa, senza festa. I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco hanno onorato il 209° anniversario della fondazione dell'Arma nella mattinata odierna con una cerimonia solenne – secondo protocollo – ma allo stesso tempo asciutta, minimale.

Il comandante provinciale Alessio Carparelli


Troppo fresca la dipartita del collega Luca Nesti, comandante della Stazione di Costa Masnaga, trovato senza vita, dopo giorni di ricerche, meno di una settimana fa. Suo l'unico nome risuonato sul piazzale della Caserma, non essendo stati assegnati riconoscimenti al personale in servizio, come negli anni passati. In suo ricordo, il Comandante Alessio Carparelli, nel prendere la parola, dinnanzi ad un picchetto di suoi uomini agli ordini del T.Colonello Carmelo Albanese e a una nutrita platea di autorità, ha chiesto un momento di raccoglimento.

“Questa cerimonia rappresenta un’occasione per celebrare l’identità dell’Arma, dei sui valori, della colleganza tra le proprie fila, che oggi si uniscono ancora una volta per questo triste evento. Desidero ringraziare il Prefetto di Lecco, la cui presenza oggi, è per noi motivo di gioia e riconoscimento, grazie al cui confronto quotidiano, è stato possibile affrontare e risolvere tutte le sfide del territorio, in completa condivisione con i Vertici delle altre Forze di Polizia, della cui colleganza sono profondamente orgoglioso. Un sentito ringraziamento va al Presidente del Tribunale, al Procuratore della Repubblica ed a tutti i membri della Magistratura Lecchese a cui confermiamo ancora una volta l’assoluto impegno e la convinta sinergia istituzionale. Ai Sindaci, primo presidio di pubblica sicurezza sul territorio, della cui numerosa presenza siamo particolarmente felici, così come ai Rappresentati della Regione Lombardia, ai Presidenti della Provincia di Lecco e delle Comunità Montane, va il nostro riconoscimento assoluto per la quotidiana opera svolta sul territorio unitamente ai 15 Comandanti delle Stazioni Carabinieri presenti nella provincia di Lecco e di tutte le componenti specializzate. Vorrei inoltre rivolgere un convinto sentimento di gratitudine a tutti i membri delle professioni dell’emergenza, sanitari, vigili del fuoco, protezione civile e soccorritori in genere che ci hanno aiutato a riportare Luca a casa e che stanno continuando ad operare senza sosta per restituire dignità sociale alla popolazione delle regioni Emilia Romagna e Marche. Vorrei rivolgere un mio personale ringraziamento ai membri della Rappresentanza Militare e dell’Associazionismo Sindacale per la costante opera di sostegno ai Carabinieri di Lecco. Ai nostri maestri di ieri, qui rappresentati dai membri in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, va uno speciale ringraziamento per il costante supporto per la nostra amata Istituzione. Vorrei infine ricordare l’incessante opera svolta dall’Imprenditoria Lecchese e da tutto il mondo dell’associazionismo d’impresa che contribuiscono quotidianamente alla crescita economica ed occupazionale della provincia di Lecco”.

Venendo al senso proprio del 5 giugno – giorno in cui, nel 1920, venne concessa alla bandiera della Benemerita, la prima medaglia d’oro per il comportamento tenuto nel corso del primo conflitto mondiale – il Comandante ha ricordato come “Oggi è la festa dei Carabinieri! Uomini e donne che hanno scelto di servire la Nazione in armi, lontano da casa e dai propri affetti. Sovente catapultati in territori nuovi e sconosciuti, imparando, sino dalla giovane età, a sacrificarsi per mettersi al servizio delle comunità che ci accolgono e che ringraziamo ancora una volta. E che la tradizionale abnegazione dell’Arma sia ancora oggi straordinariamente viva, lo testimoniano non solo coloro che hanno pagato il più alto tributo al Paese, ma anche tutti quei Carabinieri d’ogni grado, che hanno saputo coraggiosamente affrontare situazioni di pericolo anche fuori dal servizio che trovano chiara evidenza negli oltre 20 Carabinieri feriti in servizio nell’adempimento dei loro compiti istituzionali. Un anno, quest’ultimo, caratterizzato dal conflitto internazionale e dalla crisi economica, durante il quale l’Arma ha mantenuto inalterato il proprio impegno, confermando la propria vocazione a sostegno del cittadino e concretizzando, con le azioni di ogni giorno, quella funzione di rassicurazione sociale da sempre caratterizza dalla presenza sul territorio. Da quella più tradizionale, rappresentata dalla capillare diffusione sul territorio dalle Stazioni Carabinieri, sino realizzare una quotidiana presenza tanto nel bacino lacustre quanto sulle meravigliose montagne che caratterizzano la nostra provincia, sintetizzate in oltre 500 interventi di sostegno alla popolazione sul territorio, di cui 150 svolti sulle piste dei Piani di Bobbio e 180 nelle acque del Lago di Como. Questa motivazione - per noi Carabinieri - vuol dire coscienza del proprio impegno, orgoglio di adempierlo con consapevolezza e convinzione, ponendo sempre al centro della propria azione le comunità in cui siamo chiamati ad operare ed i bisogni dei cittadini, a partire dai bambini della Scuola De Amicis che oggi sono qui con noi. L’Arma non è solo questo, ma ha al contempo come obiettivo quello di garantire un’attività di polizia ad alta efficacia preventiva – segnalo nel senso 20.000 pattuglie svolte sul territorio - capace inoltre di esprimere uno scrupoloso rigore investigativo, individuando soluzioni operative che, facendo leva sulla capillare distribuzione dei suoi presidi, aumenti l’efficienza complessiva del sistema conferendo rapidità ed efficacia ad ogni tipo d’intervento. Rileva nel senso il fatto che l’arma di Lecco procede per oltre il 90% reati che vengono commessi”.

Sentito dunque il grazie rivolto ai suoi sottoposti e dunque “a tutti i Carabinieri che operano in questa provincia ogni giorno, affrontando i vostri compiti con passione e semplicità, sapendo che la simpatia e la stima della gente sarà per il più ambito dei riconoscimenti. Siate sempre in grado di trovare in voi stessi e nei valori dell’Arma le motivazioni più profonde per continuare, nel silente adempimento del dovere, a garantire quella sicurezza che è, prima di ogni cosa, il prodotto di un “fare”, tangibile e immediato, frutto di un impegno senza riserve, la cui unica ricompensa risiede nella fiducia dei cittadini. Buona fortuna a tutti noi e alle nostre famiglie che condividono le ansie e le trepidazioni, i successi e le rinunce di una vita non comoda, non facile, ma faticosamente bella. Ciao Luca! Viva l’Italia! Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva i Carabinieri di Lecco!”.

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