Arriva il Cesena, si va verso il tutto esaurito al Rigamonti-Ceppi

La sensazionale impresa di Fontanafredda echeggia ancora nell'aria e offre ulteriore spinta  ai blucelesti, impegnati domani ( 20,30 ) nella semifinale playoff di serie C - gara 1- contro il Cesena.  Si giocherà in un Rigamonti-Ceppi pavesato a festa, davanti a un pubblico eccezionale. Si va verso il tutto esaurito, con quasi 5.000 spettatori sugli spalti. Il Lecco, approdato al gran galà delle quattro pretendenti alla B, vuole sfruttare al massimo l'opportunità, consapevole dei propri mezzi. Intanto i quarti di finale hanno lasciato sul campo vittime illustri come il Crotone, sconfitto dell'arrembante Foggia di Delio Rossi e il Pordenone, eliminato dallo splendido Lecco. Ce l'ha fatta il Pescara di Zdenek Zeman che ha regolato l'Entella. L'accoppiamento in semifinale Pescara-Foggia è un romantico ritorno al passato per Zeman, allenatore dei satanelli dal 1989 al 1994. Il Cesena se l'è cavata con un doppio 0-0 contro il Vicenza e ora è, sulla carta, il favorito per la promozione. Ma come abbiamo visto, i playoff si divertono a scombinare i pronostici. Pordenone-Lecco docet.      
Dichiarazioni di mister Luciano Foschi alla vigilia del match
- Allora mister cosa pensa del Cesena.
“Penso al mio Lecco, non al Cesena. Sappiamo tutti che la formazione bianconera è forte. Ma erano forti pure Pordenone e Ancona. Metteremo lo spirito giusto, la voglia di emergere, senza mollare mai. Componenti che vanno al di là della tecnica e della tattica. E che hanno fatto la differenza finora. Il Lecco sta dimostrando di avere carattere. Bello l'entusiasmo che ci sta trasmettendo la città, Dobbiamo crederci fortemente, rispettando un avversario di valore”.
- Il Cesena si schiera di solito con 4-3-1-2.  Davanti Corazza e Stiven Shpendi, hanno garantito la bellezza di 30 reti nella stagione regolare.  
“Aggiungo che il Cesena vanta la terza miglior difesa di tutta la serie C. E' solido in ogni settore. Stiamo parlando di una semifinale con quattro squadre valide. Non penso che il Lecco sia lì per grazia ricevuta.
Naturalmente domani e giovedì saranno necessarie prestazioni al di sopra delle righe. Dovremo mettere in campo le caratteristiche migliori”.
- Domani 3-4-3 o 3-5-2?
“Abbiamo lavorato per cercare di portare avanti entrambe le soluzioni. Un giocatore come Lepore è bravo sia ad attaccare sia a difendere. Vedremo quale modulo adottare. E vedremo anche chi starà meglio fisicamente, perché abbiamo un po' di acciaccati. Manderemo in campo chi sta bene, sfruttando l'energia di giocatori utilizzati un po' meno quest'anno”.
- Tordini e Bunino ottimi ingressi lunedì a Fontanafredda. In attacco non c'è che l'imbarazzo della scelta.
“ Sono contento. Siamo corti negli altri due settori ma davanti no. Ben venga l'ampia scelta. Decideremo gli equilibri da tenere in campo, in base alle qualità del Cesena”.  
- Lei elogia sempre i ragazzi. Ma quali sono i suoi meriti?
“Non lo so. In campo vanno i ragazzi. Magari la cosa importante è saper comunicare con loro. Sono sempre del parere che gli allenatori perdono ma non vincono mai.  Lo staff ha lavorato bene, così la società. I giocatori hanno reso al massimo, grazie anche all'alchimia creatasi. Forse nella mia persona c'è la lealtà, messa a disposizione. Non è facile far rendere atleti che giocano meno. Poi esistono tante sfaccettature nella vita dei ragazzi. E' giusto approfondirle, sempre però con delicatezza”.    
- Il Cesena, nel girone B, ha totalizzato 17 punti in più del Lecco. In trasferta ha subito appena nove gol. Numeri importanti.
“I dati li abbiamo pure noi. Conosciamo il valore dei romagnoli. Hanno disputato un campionato strepitoso duellando con la Reggiana fino al termine. Inoltre la storia dei giocatori bianconeri parla da sola. Il Lecco ha fatto minutaggio (utilizzo under, ndr) tutto l'anno, il Cesena no. La squadra bianconera è stata costruita per vincere il campionato e ora è qui a giocarsi la semifinale per avanzare e andare in B. L'allenatore Toscano è uno dei più vincenti in questa categoria”.  
- Quanto è importante essere intelligenti.
“La sfida si gioca in 180'. E questa volta potrebbero anche non bastare questi 180'. Sulla carta una squadra è più forte dell'altra, il Cesena. Il Lecco da parte sua è carico d'entusiasmo e non si vuole fermare”.
- Con il Var è più tranquillo?  
“Non mi preoccupo del Var ma della mia squadra. Il Var è un aiuto in più per il direttore di gara, non per noi. Il rigore concesso al Pordenone all'andata ? Forse proprio per questo abbiamo affrontato il ritorno ancora più arrabbiati”.
- Parlato con Di Carlo?
“Sì. E' stato molto carino nei confronti del Lecco. Mi ha detto che alla fine la mia squadra ha meritato”.
- Come stanno Ardizzone, Girelli, Zuccon e Battistini.
“Due stanno bene, due così così”

Il Cesena, club fondato nel 1921, ha alle spalle 13 campionati di A e 32 di B.  E' il capofila del calcio romagnolo. La scalata verso i vertici nazionali cominciò nell'annata 1967/68 con la promozione in B dopo un'avvincente lotta con Prato e Spezia.
Il 1972/33 fu la stagione della storica ascesa in A. La squadra, seconda dietro il Genoa, era allenata da Gigi Radice che aveva al suo fianco  Vincenzo “Pippo” Rigamonti, dolzaghese, ex portiere di Lecco, Como e Torino.  
Il miglior risultato in assoluto dei romagnoli rimane il 6° posto in serie A nel 1975-76 con conseguente accesso alla Coppa UEFA.   
Quest'anno il Cesena, secondo nel girone B, non è riuscito a centrare la promozione diretta, nonostante il miglior attacco (66) e la miglior difesa (24) del girone. Entrata in scena nei quarti playoff, la compagine bianconera ha passato il turno a scapito del Vicenza (doppio 0-0). Nel match giocato mercoledì, ha sofferto (palo dei veneti) ma alla fine ha festeggiato davanti ai 15.000 del Manuzzi. Questa la formazione schierata da mister Mimmo Toscano: Tozzo; Ciofi, Prestia, Silvestri; Adamo, Brambilla, De Rosa, Mercadante; Bumbu; S.Shpendi, Corazza.  I romagnoli dispongono di un gran bomber. Si tratta del 32enne Simone Corazza, 18 gol nella regular-season e 124 in carriera. Altra punta di qualità è il talentuoso italo-albanese Stiven Shpendi – classe 2003-, 12 reti. Lecco e Cesena si sono incontrati per la prima volta nella loro storia il 26 gennaio 1969, campionato di B. Nel match d'andata alla “Fiorita” (oggi Orogel-Manuzzi) i bianconeri si imposero per 2-1 con rete di Corradi e autogol di Bravi. Per il Lecco segnò Marchetti. Le formazioni. Cesena: Cimpiel, Giacomin, Bonini, Leoni, Ceccarelli, Spimi, Fantazzi, Corradi, Guglioni, Bertani, Stacchini. Allenatore Matassoni. Lecco: Meraviglia, Bravi, Sacchi, Noletti, Bacher, Marchetti, Gavinelli, Azzimonti, Innocenti, Calloni, Canzi. Allenatore Gei. Nel ritorno aquilotti e bianconeri pareggiarono per 1-1: gol di Scorsa e Virga (L). Era il 22 maggio 1969. Al termine di quel torneo, vinto dalla Lazio, il Lecco scivolò in C mentre il Cesena si salvò. L'ultimo precedente, in ordine di tempo, è favorevole ai blucelesti. Parliamo della sfida di Foligno del 31 maggio 2019 valida per la poule-scudetto di serie D. I ragazzi di Gaburro vinsero per 2-0, con doppietta di Riccardo Capogna. Ma torniamo all'attualità. Il tecnico del Cavalluccio Mimmo Toscano avrà tutti a disposizione per la trasferta di Lecco. Unica incertezza la disponibilità o meno dell'attaccante Udoh che ha accusato un infortunio.   
Arbiterà Gabriele Scatena di Avezzano che disporrà del VAR, introdotto dalla Lega Pro a partire da queste semifinali.
Ricordiamo il regolamento. In caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, passerà la squadra con la miglior differenza reti. Se la parità dovesse perdurare, si giocheranno i tempi supplementari, con eventuali calci di rigore.   
R.F.
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