Galbiate: Luigi Adelchi Panzeri (ACLI) invita i 18enni a tenere la Costituzione nel cuore
“La Costituzione non è solo una serie di regole. Essa è fatta anche da testimoni che con senso civico si mettono al servizio della nostra comunità” ha ricordato Piergiovanni Montanelli, sindaco di Galbiate. È proprio intorno a questo binomio, regole – testimoni, che si è sviluppata questa mattina la cerimonia di consegna delle Costituzioni ai galbiatesi nati nel 2005 e pertanto giunti al traguardo dei diciotto anni. Da un lato, le regole, “la presenza di leggi chiare per tutti, in cui siano elencati i diritti ma anche i doveri dei cittadini, è fondamentale per la convivenza civile” ha ricordato il parroco don Erasmo Rebecchi.
Luigi Adelchi Panzeri
Dall’altro lato, i testimoni, come Luigi Adelchi Panzeri, vicepresidente provinciale ACLI. “75 anni fa i partiti seppero far prevalere ciò che li univa a ciò che li divideva. La Costituzione è il simbolo dell’unità nazionale. Tenetela nei vostri cuori perché lì c’è la storia dei vostri padri e dei vostri nonni. Questi articoli affermano dei diritti e delle libertà che i loro autori per vent’anni non hanno avuto” ha esordito. “Molti di quelli che scrissero la Costituzione erano trentenni. Voi siete chiamati a due grandi responsabilità: conoscere per ricordare e agire per costruire. Avete la possibilità di migliorare il vostro paese e non potete tirarvi indietro”. Il vicepresidente provinciale ACLI ha poi passato in rassegna i principi fondamentali della Carta costituzionale, ovvero i primi dodici articoli. “Datevi da fare, mettete a frutto i vostri talenti nel lavoro. Esso rappresenta un mezzo per diventare cittadini a pieno titolo. Andate a votare. La disaffezione verso la cosa pubblica mi preoccupa molto. Rinunciare ad esercitare la sovranità attraverso il voto significa tradire lo spirito della Costituzione e rinnegare il sacrificio dei patrioti” ha sottolineato il vicepresidente provinciale ACLI commentando l’articolo 1 della Costituzione.
Uno dopo l’altro, in particolare, i principi fondamentali sono stati letti da alcuni dei ragazzi o “cantati” dal maestro Franco Giaffredda, accompagnato dal pianista Ivan Muoio. Con i loro interventi musicali, compresa l’esecuzione dell’inno di Mameli in apertura, i due musicisti hanno aggiunto ulteriore solennità alla cerimonia. Terminata la riflessione di Luigi Adelchi Panzeri, hanno preso la parola i rappresentanti di alcune associazioni attive a Galbiate. “Chi aderisce all’AVIS lo fa per convinzione. Dobbiamo pensare che donare il sangue significa donare la vita. Noi abbiamo bisogno di voi per sostituire i donatori che si ritirano per esempio per aver superato il limite dei 65 anni. Sappiamo che siete generosi e altruisti. Non indugiate a fare del bene” ha ricordato Francesco Colombo, presidente dell’AVIS di Galbiate. Tale sezione, lo ricordiamo, conta circa 500 iscritti.
L’ultimo intervento è stato quello di Lorenzo Andreotti, giovane volontario della Protezione Civile. “La nostra attività si fonda su tre termini: attivismo, civismo e solidarietà. Attivismo perché, invece di lamentarci, noi ci mettiamo all’opera ogni giorno. Civismo perché poniamo l’interesse della comunità prima del nostro ego. Solidarietà perché sappiamo che il nostro benessere è legato al benessere dell’altro” ha evidenziato Andreotti. “Qui a Galbiate ci occupiamo soprattutto di prevenzione, attraverso per esempio la partecipazione a Fiumi Sicuri. Tuttavia, siamo sempre pronti ad aiutare laddove c’è bisogno. Saremmo molto felici di accogliervi”.
Al microfono Damiano Strada
Senza dubbio, il momento più emozionante della mattinata si è verificato quando è intervenuto Damiano Strada, volontario di Protezione Civile appena rientrato dalla Romagna colpita dall’alluvione. Ha pronunciato poche parole, trattenendo a stento l’emozione: “Provate ad immaginare Galbiate ricoperta da un metro e mezzo d’acqua. In quei paesi non c’è più niente. C’è ancora tanto da fare”. A margine dell’iniziativa, il signor Strada ci ha spiegato che questa era la sua terza missione dopo un’esperienza a Roma, in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II, e soprattutto l’intervento in occasione del terremoto dell’Aquila. Dopo un ulteriore intermezzo musicale, in cui il chitarrista Franco Giaffreda ha suonato un suo brano, intitolato “Due vite”, ha preso la parola il Maresciallo Leonardo Casella, comandante della compagnia dei Carabinieri di Olginate. “Vedendovi mi sono rivisto qualche anno fa quando, appena diplomato, sono stato chiamato a svolgere il servizio militare. Li ho capito che qual era la mia strada. Quando poi mi sono trovato a lavorare in un luogo dove le regole non c’erano, ho capito che forse rispettando poche leggi possiamo vivere tutti più serenamente e costruire un futuro migliore” ha ricordato il Maresciallo. Su queste parole si è conclusa la parte degli interventi e si è passati alla consegna delle Costituzioni ai ragazzi. Accanto al sindaco e a Luigi Adelchi Panzeri, ha partecipato al momento anche Lauretta Invernizzi. Infine, i presenti hanno potuto gustare un delizioso rinfresco mentre Franco Giaffreda e Ivan Muoio, accompagnati dalla cantante Giulia Beretta, animavano l’atmosfera con altre canzoni.
Di seguito l’elenco dei nomi dei neo – diciottenni che hanno ricevuto una copia della Costituzione: Giovanni Alghieri, Alessio Barazzetta, Luca Besusso, Beatrice Bonaiti, Matteo Carenini, Gabriel Alejandro Cesana, Giulia Conti, Greta Corti, Ludovica Corti, Rocco Di Gennaro, Sara Fumagalli, Martina Galli, Stefano Edoardo Guerrero Garcia, Erica Lo Curto, Beatrice Loda, Seila Longhi, Katalina Matco, Neva Michetti, Clarissa Panzeri, Asia Piantanida, Giulia Pirovano, Giovanni Redaelli, Chiara Riva, Francesca Riva, Francesco Riva, Michele Sangiorgio, Lorenzo Tagliabue, Samuele Tentori, Carolina Visconti.
A.Bes.