Spaccio su Viale Turati: 5 anni a Gapea, 4 a Momo. In due andranno a dibattimento


La pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Chiara Di Francesco, aveva chiesto 4 anni di condanna. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni ne ha aggiunto uno, secco. Un lustro, dunque, la pena irrogata quest'oggi, all'esito del processo celebrato con rito abbreviato, a Dago Fabio Carter Gapea, il 26enne con origini africane e natali a Palermo, ritenuto essere il “perno” del giro di spaccio su Viale Turati e zone limitrofe eradicato nell'agosto scorso dalla Squadra Mobile di Lecco.
Più lieve di quanto preventivato dal PM, invece, la condanna in capo ad  Alan Christopher Momo, tratto in arresto, in flagranza di reato, insieme all'amico, ancor prima dell'esecuzione delle ordinanze di cautelare poi emesse dal GIP del Tribunale cittadino a chiusura delle indagini.
I due erano stati fermati infatti dagli agenti a bordo di una autovettura e trovati in possesso di 204 grammi di hashish. Poi altri 5 kg di sostanza, oltre a 303 grammi di cocaina, 3 kg di marijuana e 2 pistole con munizioni, erano stati rinvenuti in un garage di via Privata Zanella, in rione Santo Stefano.
Momo, classe 1998, coinvolto come Gapea anche nella così detta “faida tra trapper” costatagli un altro processo ancora da portare a termine,  ha rimediato questa mattina una pena pari a 4 anni. Un anno e 8 invece a Jhosef Eze (nigeriano, classe '92). Irrintracciabile poi Ahmed El Yazidi: come prevede la legge Cartabia, il giudice ha decretato dunque il non luogo a procedere, ordinando però al tempo stesso nuove ricerche.
Andranno a dibattimento, infine, sia Augustin Ameyibor (con il reato a lui contestato già derubricato nella fattispecie meno grave) sia Lehito David Gapea, assistito in questo processo dall'avvocato Marilena Guglielmana che, nel procedimento milanese, invece, tutela gli interessi del fratello Fabio, in attesa di giudizio per la rapina commessa in danno a due “avversari” in via Settala. 6 anni e 4 mesi la richiesta di condanna avanzata per lui dal sostituto procuratore Francesca Crupi.
Sul “gobbo” il giovanotto ha già 4 anni e 8 mesi per una rapina commessa a Lecco nel 2019 e un anno per la spendita di una banconota da 20 euro contraffatta.
Tornando a Augustin Ameyibor e Lehito David Gapea, dovranno ora comparire al cospetto del giudice monocratico Martina Beggio il prossimo 12 settembre.
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