'Cuore e passione, tutti a Pordenone': partita decisiva per il Lecco
LEGA PRO
SECONDO TURNO PLAYOFF SERIE C
GARA DI RITORNO: PORDENONE-LECCO
(DOMANI A FONTANAFREDDA ORE 20,30)
Il Lecco ci crede e si aggrappa con tutte le sue forze a un lembo di speranza. Per passare il turno playoff, i ragazzi di Foschi dovranno espugnare domani il “Tognon” di Fontanafredda (20,30) con almeno due gol di scarto. Sulla carta è impresa ardua anche se nel calcio nulla è precluso in partenza. I blucelesti si sentono “spogliati” dopo l'1-0 subito in casa per mano dei neroverdi nell'incontro d'andata. Ciò sarà un fattore di rivalsa in più, in vista di un match che si configura acceso sotto ogni punto di vista. Il rigore fantasma accordato al Pordenone a 4' dal termine ha fatto discutere, tramite social, mezza Italia. Così come la reazione di patron Di Nunno, entrato sul terreno di gioco all'88' (inibizione fino al 14 agosto 2023), così come la mancata sospensione del match su un campo zuppo di pioggia. Davvero se ne sono viste di tutti i colori sabato al Rigamonti-Ceppi. L'elemento positivo, in una serata storta, è stato l'incrollabile affetto dei tifosi che si sono stretti attorno alla squadra, sgolandosi dal primo all'ultimo minuto. E domani i blucelesti non saranno soli nel profondo nordest. Accanto a loro tanti supporter che si sorbiranno 650 km per mantenere vivo un sogno.
Davanti alla sede di Via Don Pozzi campeggia lo striscione “Cuore e passione, tutti a Pordenone”. Un invito a crederci fino in fondo.
Intanto nella conferenza stampa della vigilia, mister Luciano Foschi non le ha mandate a dire e con la schiettezza che gli è propria ha messo il dito nella piaga.
“La mia squadra sabato ha pareggiato – ha detto - Il punteggio lo ha deciso il direttore di gara che, secondo me, non è stato all'altezza. Il rigore non è dubbio, è inesistente. Mi dispiace dirlo perché non parlo male degli arbitri. Come mi dispiace dire che la stampa, i mass media, si sono divertiti a divulgare il momento in cui il nostro presidente è entrato in campo. Però nessuno ha rimarcato il perché di questo. Il presidente probabilmente ha avuto un atteggiamento sbagliato dopo che è stata fatta una “schifezza” vera e propria in mezzo al campo. Forse era più importante sottolineare l'aspetto tecnico. Purtroppo in Italia ci si sofferma sui fatti secondari e si sta meno attenti alle cose più importanti. La partita l'ha decisa una persona e non le squadre. I miei colleghi sostengono che questi playoff, molto equilibrati, sono decisi dagli episodi. Se gli arbitri leggessero queste cose, si dovrebbero rendere conto che tali episodi li devono decidere le squadre e non loro. A meno che non si tratti di certezze. Il rigore nel calcio è cosa seria e non si può concederlo con leggerezza, soprattutto in queste partite. Ripeto, il Lecco per me ha pareggiato. Detto questo il Pordenone ha dimostrato di essere una squadra forte, costruendo più occasioni di noi. Ha meritato di vincere ? No, ha solo avuto più opportunità. La gara era da 0-0”.
- Come mettere in difficoltà domani il Pordenone?
“ Sabato abbiamo sfruttato poco le spinte sugli esterni. Ci siamo preparati in questi gorni leggendo la partita precedente. Domani saremo una squadra arrembante. Finchè ne avremo, cercheremo di creare difficoltà al Pordenone. Siamo fortemente convinti di poterci giocare le nostre chances, malgrado l'1-0 dell'andata. Ci sono ancora 90' da disputare. Abbiamo voglia di ribaltare il risultato”.
- Le ultime voci circa l'acquisizione del Pordenone.
“Leggo di Lotito che, oltre a essere il presidente della Lazio, è un politico, calcisticamente parlando. Non mi interessa di quello che faranno Lotito e il Pordenone. A me interessa il Lecco che ha sempre dato il massimo. La nostra società, con le goliardie della proprietà che fanno sorridere, non ci ha fatto mai mancare nulla. Gli stipendi sono arrivati puntuali, le tasse sono state pagate sempre, non ci sono punti di penalizzazione. Il Lecco è una società che va rispettata. Gli altri possono fare ciò che vogliono. A me interessano la mia squadra e la mia coscienza. In questo momento viviamo un calcio più nei tribunali che sul campo. Tuttavia sono ancora una persona che si emoziona per questo sport”.
- Comunque vada, nessuno potrà togliervi le soddisfazioni di quest'anno.
“Per domani i ragazzi sono tutti convocati a Fontanafredda, compreso Eusepi. Questo fa capire come è stata costruita la squadra. Non ho fatto tutto da solo ma con l'aiuto del mio staff, della società Calcio Lecco, di tutti insomma. Non ci fosse stata la coesione, non si sarebbero ottenuti certi risultati. Forse la mia ultima panchina al Lecco ? Non lo so. Ne riparlerò a bocce ferme. Però voglio pensare che ci saranno ancora le semifinali da giocare”.
- Condizione della squadra
“Ho diversi acciaccati che sto salvaguardando . Domani eseguiremo dei test. Sono certo che riuscirò a mandare in campo una formazione che correrà molto. Domenica mattina, alla ripresa degli allenamenti, ho trovato una squadra arrabbiata per il risultato, ma non abbattuta. Erano arrabbiati per l'episodio, si sentivano defraudati di qualcosa, senza nulla togliere al Pordenone che magari ci darà tre gol domani. Ma il gruppo non vuole mollare e giocherà alla morte”.
- Al Tognon vedremo un 3-4-3?
“Anche 4-2-4 (ride, ndr). Le abbiamo provate tutte durante la preparazione, però non dobbiamo snaturarci. Sicuramente non faremo una partita d'attesa. Saremo arrembanti indipendentemente dal numero di punte schierate. I nostri tifosi ci credono e li invito a raggiungerci”.
Nel corso della stagione regolare il Pordenone ha perso in casa tre partite, tutte per 1-0, contro Padova, Feralpisalò e Pro Vercelli. Per il resto, nelle gare giocate tra Lignano e il Tognon di Fontanafredda, la formazione friulana ha messo nel salvadanaio nove vittorie e sette pareggi.
Ventisette i gol fatti, quindici subiti.
I precedenti calcistici tra blucelesti e friulani sono pochi. La prima volta fu nel 1953 in occasione di chilometrici spareggi per accedere alla serie C. Tre le sfide in quel contesto, con una vittoria lecchese e due pari.
Complessivamente le squadre si sono affrontate otto volte in via ufficiale, con un bilancio di due successi delle Aquile, tre pareggi (tutti sullo 0-0) e tre affermazioni dei Ramarri. Otto gol del Pordenone e quattro del Lecco.
Limitandoci alla stagione 2022/23, due vittorie dei neroverdi e un nulla di fatto al Rigamonti-Ceppi. Il Lecco non ha mai segnato contro i friulani nelle tre partite giocate in questa annata.
Domani mister Di Carlo recupererà il difensore Ajeti, rientrato dalla squalifica.
Arbitrerà Claudio Panettella di Bari.
Partite di ritorno secondo turno playoff
Virtus Entella-Pescara (andata 1-2)
Pordenone-Lecco (andata 1-0)
Crotone-Foggia (andata 0-1)
Cesena-LR Vicenza (andata 0-0)
Le formazioni vincenti accederanno alle semifinali in programma domenica 4 e giovedì 8 giugno.
SECONDO TURNO PLAYOFF SERIE C
GARA DI RITORNO: PORDENONE-LECCO
(DOMANI A FONTANAFREDDA ORE 20,30)
Il Lecco ci crede e si aggrappa con tutte le sue forze a un lembo di speranza. Per passare il turno playoff, i ragazzi di Foschi dovranno espugnare domani il “Tognon” di Fontanafredda (20,30) con almeno due gol di scarto. Sulla carta è impresa ardua anche se nel calcio nulla è precluso in partenza. I blucelesti si sentono “spogliati” dopo l'1-0 subito in casa per mano dei neroverdi nell'incontro d'andata. Ciò sarà un fattore di rivalsa in più, in vista di un match che si configura acceso sotto ogni punto di vista. Il rigore fantasma accordato al Pordenone a 4' dal termine ha fatto discutere, tramite social, mezza Italia. Così come la reazione di patron Di Nunno, entrato sul terreno di gioco all'88' (inibizione fino al 14 agosto 2023), così come la mancata sospensione del match su un campo zuppo di pioggia. Davvero se ne sono viste di tutti i colori sabato al Rigamonti-Ceppi. L'elemento positivo, in una serata storta, è stato l'incrollabile affetto dei tifosi che si sono stretti attorno alla squadra, sgolandosi dal primo all'ultimo minuto. E domani i blucelesti non saranno soli nel profondo nordest. Accanto a loro tanti supporter che si sorbiranno 650 km per mantenere vivo un sogno.
Davanti alla sede di Via Don Pozzi campeggia lo striscione “Cuore e passione, tutti a Pordenone”. Un invito a crederci fino in fondo.
Intanto nella conferenza stampa della vigilia, mister Luciano Foschi non le ha mandate a dire e con la schiettezza che gli è propria ha messo il dito nella piaga.
“La mia squadra sabato ha pareggiato – ha detto - Il punteggio lo ha deciso il direttore di gara che, secondo me, non è stato all'altezza. Il rigore non è dubbio, è inesistente. Mi dispiace dirlo perché non parlo male degli arbitri. Come mi dispiace dire che la stampa, i mass media, si sono divertiti a divulgare il momento in cui il nostro presidente è entrato in campo. Però nessuno ha rimarcato il perché di questo. Il presidente probabilmente ha avuto un atteggiamento sbagliato dopo che è stata fatta una “schifezza” vera e propria in mezzo al campo. Forse era più importante sottolineare l'aspetto tecnico. Purtroppo in Italia ci si sofferma sui fatti secondari e si sta meno attenti alle cose più importanti. La partita l'ha decisa una persona e non le squadre. I miei colleghi sostengono che questi playoff, molto equilibrati, sono decisi dagli episodi. Se gli arbitri leggessero queste cose, si dovrebbero rendere conto che tali episodi li devono decidere le squadre e non loro. A meno che non si tratti di certezze. Il rigore nel calcio è cosa seria e non si può concederlo con leggerezza, soprattutto in queste partite. Ripeto, il Lecco per me ha pareggiato. Detto questo il Pordenone ha dimostrato di essere una squadra forte, costruendo più occasioni di noi. Ha meritato di vincere ? No, ha solo avuto più opportunità. La gara era da 0-0”.
- Come mettere in difficoltà domani il Pordenone?
“ Sabato abbiamo sfruttato poco le spinte sugli esterni. Ci siamo preparati in questi gorni leggendo la partita precedente. Domani saremo una squadra arrembante. Finchè ne avremo, cercheremo di creare difficoltà al Pordenone. Siamo fortemente convinti di poterci giocare le nostre chances, malgrado l'1-0 dell'andata. Ci sono ancora 90' da disputare. Abbiamo voglia di ribaltare il risultato”.
- Le ultime voci circa l'acquisizione del Pordenone.
“Leggo di Lotito che, oltre a essere il presidente della Lazio, è un politico, calcisticamente parlando. Non mi interessa di quello che faranno Lotito e il Pordenone. A me interessa il Lecco che ha sempre dato il massimo. La nostra società, con le goliardie della proprietà che fanno sorridere, non ci ha fatto mai mancare nulla. Gli stipendi sono arrivati puntuali, le tasse sono state pagate sempre, non ci sono punti di penalizzazione. Il Lecco è una società che va rispettata. Gli altri possono fare ciò che vogliono. A me interessano la mia squadra e la mia coscienza. In questo momento viviamo un calcio più nei tribunali che sul campo. Tuttavia sono ancora una persona che si emoziona per questo sport”.
- Comunque vada, nessuno potrà togliervi le soddisfazioni di quest'anno.
“Per domani i ragazzi sono tutti convocati a Fontanafredda, compreso Eusepi. Questo fa capire come è stata costruita la squadra. Non ho fatto tutto da solo ma con l'aiuto del mio staff, della società Calcio Lecco, di tutti insomma. Non ci fosse stata la coesione, non si sarebbero ottenuti certi risultati. Forse la mia ultima panchina al Lecco ? Non lo so. Ne riparlerò a bocce ferme. Però voglio pensare che ci saranno ancora le semifinali da giocare”.
- Condizione della squadra
“Ho diversi acciaccati che sto salvaguardando . Domani eseguiremo dei test. Sono certo che riuscirò a mandare in campo una formazione che correrà molto. Domenica mattina, alla ripresa degli allenamenti, ho trovato una squadra arrabbiata per il risultato, ma non abbattuta. Erano arrabbiati per l'episodio, si sentivano defraudati di qualcosa, senza nulla togliere al Pordenone che magari ci darà tre gol domani. Ma il gruppo non vuole mollare e giocherà alla morte”.
- Al Tognon vedremo un 3-4-3?
“Anche 4-2-4 (ride, ndr). Le abbiamo provate tutte durante la preparazione, però non dobbiamo snaturarci. Sicuramente non faremo una partita d'attesa. Saremo arrembanti indipendentemente dal numero di punte schierate. I nostri tifosi ci credono e li invito a raggiungerci”.
Nel corso della stagione regolare il Pordenone ha perso in casa tre partite, tutte per 1-0, contro Padova, Feralpisalò e Pro Vercelli. Per il resto, nelle gare giocate tra Lignano e il Tognon di Fontanafredda, la formazione friulana ha messo nel salvadanaio nove vittorie e sette pareggi.
Ventisette i gol fatti, quindici subiti.
I precedenti calcistici tra blucelesti e friulani sono pochi. La prima volta fu nel 1953 in occasione di chilometrici spareggi per accedere alla serie C. Tre le sfide in quel contesto, con una vittoria lecchese e due pari.
Complessivamente le squadre si sono affrontate otto volte in via ufficiale, con un bilancio di due successi delle Aquile, tre pareggi (tutti sullo 0-0) e tre affermazioni dei Ramarri. Otto gol del Pordenone e quattro del Lecco.
Limitandoci alla stagione 2022/23, due vittorie dei neroverdi e un nulla di fatto al Rigamonti-Ceppi. Il Lecco non ha mai segnato contro i friulani nelle tre partite giocate in questa annata.
Domani mister Di Carlo recupererà il difensore Ajeti, rientrato dalla squalifica.
Arbitrerà Claudio Panettella di Bari.
Partite di ritorno secondo turno playoff
Virtus Entella-Pescara (andata 1-2)
Pordenone-Lecco (andata 1-0)
Crotone-Foggia (andata 0-1)
Cesena-LR Vicenza (andata 0-0)
Le formazioni vincenti accederanno alle semifinali in programma domenica 4 e giovedì 8 giugno.
R.F.