Calolzio: al CRAS ciclo di incontri per bimbi sulla fauna selvatica

Un percorso di visite guidate per far conoscere ai bambini delle scuole materne ed elementari gli animali del bosco, le loro caratteristiche e la necessità di tutelarli e rispettarli. È quanto organizzato dal Cras “Stella del Nord” della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. A parlare ai bimbi degli animali selvatici e della biodiversità Gianluigi Valsecchi, medico veterinario, che collabora con la facoltà di Medicina e Chirurgia.
Durante la prima lezione, tenuta la mattina di sabato 27 maggio nella struttura di Calolziocorte, i bimbi hanno conosciuto - tra i tantissimi animali - cervi, mufloni, ricci, rapaci, uccellini e volpi. Sotto la supervisione degli operatori e dei volontari del Cras si sono potuti accostare agli animali per vederli da vicino e conoscere delle curiosità che li riguardano.

“Sono particolarmente orgogliosa - dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente - di iniziative come questa. Dobbiamo imparare che non vi è alcuna differenza fra i selvatici e il cane, il gatto e tutti gli animali che vivono nelle nostre case. Per questo il nostro Cras non vuole solo essere un pronto soccorso per animali, ma un luogo dove le nuove generazioni possano scoprire il valore della vita e della natura a ogni livello”.
“L’esperienza insegna - aggiunge Valsecchi - che la conoscenza, fin dalla più tenera età, della biodiversità in tutte le sue sfaccettature ha sempre un risvolto positivo nella vita dei bambini e del futuro rispetto che avranno per gli animali e l’ambiente. Ringrazio il Cras e la facoltà di Scienze biotecnologiche dell’università per aver unito le forze in questo fondamentale intento formativo comune. Grazie a questi incontri molti bimbi avranno la possibilità di conoscere animali che, pur facendo parte del patrimonio della nostra biodiversità, spesso non hanno mai potuto vedere dal vivo: tanti di loro hanno visto dal vivo una tigre o un leone, magari costretti in gabbia, ma non un cervo, un tasso o un altro animale dei nostri boschi”.
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