Lecco: Baby Gang e Escomar a processo minacce a pubblico ufficiale e esplosioni
Nuovi guai con la giustizia per Baby Gang (al secolo Zaccaria Mouhib): il trapper, che proprio oggi vede l'uscita del suo nuovo album “Innocente”, sarebbe tornato alla sbarra, neanche a dirlo, a causa della promozione di “Delinquente”. Con lui al banco degli imputati per fatti del 2021 siede anche Bayouda Omar (nom de plume “Escomar”). Entrambi difesi dall'avvocato Niccolò Vecchioni del foro di Milano, dovranno rispondere a vario titolo della violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e di accensioni ed esplosioni pericolose.
Baby Gang
dell'ordine erano state allertate per un assembramento di un centinaio di ragazzi con musica alta nella zona di viale Turati e della chiesa dei cappuccini. Secondo il testimone di polizia giudiziaria con l'arrivo della squadra mobile e della polizia municipale i giovani si sarebbero dispersi quasi spontaneamente, senza richiedere particolari interventi.
Sul posto sarebbero stati identificati i duei odierni imputati. Da lì sarebbero partite le indagini della Questura, che alla “riunione” del 25 luglio avrebbero ricollegato la registrazione del videoclip del singolo “Lecco City” del 22enne lecchese di origini marocchine: “Il video musicale pubblicato su Youtube corrisponde in tutto e per tutto a quanto riscontrato il 25 luglio” ha spiegato l'agente “dallo stato dei luoghi all'abbigliamento di Mouhib”. Nel video si distinguerebbe anche Escomar (in quella particolare scena col volto coperto) esplodere alcuni colpi di arma da fuoco.
F.F.