Calcio, il Lecco attende il Pordenone (sull'orlo del fallimento): 'Vogliamo andare fino in fondo'

La strada verso le semifinali playoff passa da Pordenone. Sarà una doppia sfida irta di ostacoli per il Lecco, soprattutto alla luce dei precedenti stagionali: sconfitta per 5-0 in trasferta e 0-0 al Rigamonti-Ceppi. Ma va anche ribadito che gli spareggi rappresentano una versione differente del campionato, poiché subentrano altre componenti, non ultima la tensione incredibile che si sviluppa nei 180'. Per passare il turno ci vorrà però un Lecco più brillante rispetto a quello visto lunedì contro l'Ancona. Molti si sarebbero aspettati un match di ritorno meno complicato dopo l'ottima gara dell'andata. Invece il Lecco ha sofferto ed è rimasto in piedi grazie a un carattere adamantino. Intanto la mente è assorbita dal Pordenone, complesso solido ma non imbattibile e, almeno per quanto riguarda la classifica, di pari livello. Le due squadre hanno infatti terminato il torneo con gli stessi punti, 62, e solo i confronti diretti hanno spinto i ramarri sul secondo gradino del podio. Ma in queste ore non è soltanto l'aspetto sportivo a tenere banco nel club neroverde, sul cui capo pende un'istanza di fallimento. C'è da chiedersi quale sarà la reazione dei giocatori di mister Mimmo Di Carlo. Nel frattempo il Pordenone Calcio ha comunicato che “sta completando un piano di ristrutturazione che potrà consentirgli di superare una situazione di difficoltà temporanea”.  

Ben diverso il clima che si respira in casa bluceleste. I biglietti in prevendita stanno andando a ruba e si può ipotizzare un altro record di spettatori dopo lo spettacolo di pubblico offerto lunedì sera (4.085 presenti). La Curva Nord, cuore del tifo bluceleste, è sold out da ieri sera. Fino a mezzogiorno, staccati complessivamente circa 2.800 tagliandi.
La vigilia è stata animata dalla rituale conferenza stampa del tecnico Luciano Foschi che, oltre a essere ex del Pordenone, è amico fraterno di Mimmo Di Carlo con il quale ha collaborato nel 2011/12 al Chievo.

- Allora mister, le vicende extracalcistiche del Pordenone influiranno sulla prestazione della squadra neroverde?
“Non ci sarà nessuna variabile. Conosco Mimmo Di Carlo che è un allenatore molto preparato e so anche che in campo vanno dei professionisti, i quali hanno tutto il vantaggio di andare avanti nei playoff. Magari il presidente Lovisa potrà mettere a posto le cose. Ho allenato il Pordenone, conosco Lovisa e il figlio e auguro loro che tutto si possa sistemare”.

- Un bel punto di domanda è il Pordenone. Allenato prima da Di Carlo, poi da Stefani e infine nuovamente da Di Carlo.
“Effettivamente sono cambiate diverse cose dalla nostra gara d'andata in Friuli. Al netto di tutto ciò, siamo consapevoli di incontrare una squadra forte, come le altre del lotto. Da parte nostra esiste un bell'entusiasmo. Ma anche la città intera ci fornisce entusiasmo. Lunedì i tifosi ci hanno spinto verso l'obiettivo. Spero che domani sera lo stadio sia ancora più popolato. Siamo tra le prime otto squadre. Questo non deve essere solo un traguardo per noi. La voglia è quella di andare fino in fondo”.    
- Questa volta il Lecco non è testa di serie, ragione per cui i pareggi favoriranno il Pordenone. Potrà condizionare questo fatto?
“Conta poco, è una partita che si disputa in due tempi: 90' a Lecco e 90' in Friuli. Alla fine dei 180' dovremo realizzare un gol in più del Pordenone. Se lo facciamo qui va bene, se lo segniamo in trasferta va bene lo stesso. A Pordenone non ci sarà la medesima cornice di pubblico di Ancona. Sicuramente inciderà il fattore campo per l'abitudinarietà”.

- Il punto sugli infortunati.
“Oggi faremo dei test per appurare la condizione fisica dei ragazzi. Sono fiducioso. Dovremo valutare Galli. Il rischio è di non averlo pronto per la partita di domani. Sarà difficile schierarlo sia all'andata, sia al ritorno. Purtroppo Lakti si è infortunato e quindi domani non ci sarà. Alcuni lamentano solo piccoli acciacchi post-partita. Ardizzone? Francesco sta bene. Apro una parentesi sui giocatori utlizzati meno. Con loro ho parlato individualmente. Quando sostengo che c'è bisogno di tutti non lo dico per caso. Mi sono confrontato con Ardizzone, Mangni, Zambataro e altri, per cercare di comprendere, al di là dell'aspetto tecnico-tattico, la loro volontà di essere protagonisti anche solo per 15'. Oppure per 30' o 90'. Ho riscontrato che in tutti esiste questo desiderio. Anche durante gli allenamenti sono parecchio vivi”.   

- Giocando spesso la rotazione è fondamentale.
“Determinante è schierare la formazione migliore perché in questo tipo di gare i margini d'errore sono risicati. Difficile rimediare. Occorre capire chi è il giocatore adatto da mandare in campo. Non si può programmare molto, se penso che mercoledì 31 ci sarà il ritorno. Avendo due partite nelle gambe, possediamo già tempi e ritmi che magari il Pordenone non ha ancora. Dovremo sfruttare questa situazione soprattutto nella prima partita. I playoff sono strani e imprevedibili. Lo si è visto nelle gare di lunedì. Il Foggia era praticamente fuori e nel recupero ha ribaltato il risultato. Nel sorteggio tutti volevano incontrare il Lecco. Lo accettiamo perché sulla carta può essere così. Ma come si dice spesso: non succede, ma se succede...".

- Trova l'amico Di Carlo in un momento importante e delicato.
“Lo sport è questo, conta essere professionisti, non c'entra con l'amicizia. Ciò che succede in campo non influisce sui rapporti umani. Si resta amici”.

- I precedenti sono favorevoli al Pordenone che poi ha accusato problematiche durante il campionato.
“Sicuramente i friulani hanno avuto delle problematiche altrimenti Di Carlo non sarebbe stato esonerato e poi richiamato. Spero che il Pordenone non le abbia risolte. Mi aspetto comunque una squadra organizzata, attrezzata, con giocatori forti ed esperti. La formazione neroverde ha belle qualità, come noi del resto. Se il Lecco è arrivato fino a questo punto vuol dire che se lo è guadagnato”.

Per il Pordenone, ammesso direttamente ai quarti, si tratta dell'esordio nei playoff. In campionato la squadra neroverde, seconda classificata, ha raccolto 62 punti, frutto di 16 vittorie e 14 pari; otto le sconfitte. In trasferta ha incamerato 28 punti, grazie a sette successi e altrettanti pareggi. Cinque i ko.
La formazione neroverde è forte in attacco (53 gol) e robusta in difesa (35 reti incassate). Tra i giocatori più rappresentativi, i difensori Bruscagin e Ajeti, i centrocampisti Burrai (capitano), Pinato, Gucher, Zammarini, gli attaccanti Piscopo, Dubickas, Candellone, Edera. I migliori marcatori sono il lituano Dubickas e Candellone, entrambi a quota otto, seguiti da Pinato (7) e Ajeti (6).   
Nella gara di domani, l'allenatore Di Carlo dovrà fare a meno dell'infortunato Bassoli e dello squalificato Ajeti.
Arbitrerà Adalberto Fiero di Pistoia.

Le altre partite del secondo turno nazionale playoff
Pescara-Virtus Entella
Foggia-Crotone   
LR Vicenza-Cesena
R.F.
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