Lecco-Bergamo, Fragomeli (PD): 'Grande salto indietro, tempi molto più lunghi'
Gianmario Fragomeli
“La variante di Vercurago aveva come termine per la consegna della progettazione esecutiva settembre 2022. Sono passati quasi otto mesi e ancora nulla è definito, non c’è nemmeno certezza sulla data di convocazione della Conferenza dei Servizi Preliminare. Mi sembra sconcertante – prosegue Braga - che un’opera così fondamentale per il territorio lecchese, sia perché chiamata a dare una soluzione ai problemi di viabilità e di collegamento efficace tra le province di Lecco e Bergamo, sia perché considerata prioritaria per l’appuntamento di Milano-Cortina 2026, stia registrando ancora una volta un ritardo inaccettabile”.
“Nel corso del question time in Commissione Ambiente – conclude la presidente dei Deputati PD - ho chiesto alla sottosegretaria al Mef Savino di farsi parte attiva con il Ministero competente affinché una diversa, più puntale e urgente attenzione venga posta alla variante al fine di poter dare finalmente una risposta concreta alle richieste attese da più di vent’anni dai cittadini, dalle imprese e dalle amministrazioni del territorio lecchese”.
“Ringrazio la capogruppo PD Chiara Braga, che ha presentato l’interrogazione su un tema che ho seguito alla Camera per lungo tempo”, chiosa l'ex parlamentare PD e ora consigliere dem di Regione Lombardia Gian Mario Fragomeli, che letta la risposta del Governo (CLICCA QUI) ribadisce: “Dalla risposta del ministro Salvini apprendo che l’opera, per ragioni di sicurezza che nessuno vuole qui discutere, ha però fatto un grande salto indietro, perché le difficoltà progettuali implicano la ripartenza dalla progettazione di fattibilità tecnico-economica, mentre ci attendevamo di essere già alla fase dell'esecutivo. I tempi quindi saranno molto più lunghi e la realizzazione molto più complicata: non solo non è stato rispettato il primo termine per la restituzione della progettazione esecutiva, fissato a settembre 2022, ma non lo sarà nemmeno quello indicato per giugno 2023”. “È chiaro – conclude il consigliere dem - che il passaggio ad Anas non ha garantito tempi più celeri, perché con tutta probabilità il prossimo mese non avremo nemmeno lo studio di fattibilità tecnico-economica, quindi i ritardi si andranno ulteriormente ad accumulare”.