Lecco: l'assessore regionale all'istruzione Tironi incontra mondo della scuola e imprese

Visita lecchese dell'assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi, accompagnata dal consigliere regionale lecchese nominato poi sottosegretario all'autonomia Mauro Piazza.

L'assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi

Tironi ha visitato l'istituto Badoni e l'istituto Fiocchi per poi partecipare alla sede regionale lecchese di corso Promessi sposi a un incontro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e dell'istruzione del territorio, con il dirigente scolastico provinciale Adamo Castelnuovo, nonché con la presidente dell'amministrazione provinciale Alessandra Hofmann e con il collega delegato Carlo Malugani che ha riepilogato gli interventi messi in cantiere per favorire il rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell'istruzione, sottolineando come resti alto il divario tra ricerca di personale qualificato e diplomati già pronti a ricoprire i posti vacanti nelle aziende. Pur in un territorio il livello di disoccupazione si attesta sul 2,9%, una cifra cioè che può essere ritenuta fisiologica.

Da parte sua, l'assessore Tironi ha annunciato un ulteriore incremento delle politiche regionali per la formazione. Attualmente, nel settore la Regione investe annualmente 320 milioni di euro per finanziari 250 percorsi di formazione frequentati da circa 7mila ragazzi.
«L'obiettivo - ha detto Tironi - è quello di raddoppiare il numero di corso e il numero dei ragazzi iscritti. Non soltanto investendo, ma creando un legame più forte con le imprese. Perché bisogna portare il mondo del lavoro all'interno delle scuole e abbiamo bisogno di imprenditori e di professori che ci credano. E occorre investire non solo su materie che servono all'impresa oggi, bensì su quelle che serviranno fra quattro o cinque anni. Bisogna quindi essere in grado di anticipare le richieste del prossimo futuro».

L'assessore ha anche annunciato per il mese di settembre una campagna di orientamento professionale a tappeto che coinvolgerà studenti e famiglie «perché un ragazzo vince se è un valore aggiunto per l'azienda».
Promessi anche interventi per la formazione continua, che perduri anche dopo l'inserimento in azienda e segua costantemente i lavoratori «perché la formazione non termina alla conclusione del percorso scolastico. Annunciate inoltre misure rivolte alle aziende e per il recupero di quei giovani che hanno abbandonato gli studi.
Infine, sarà messo in cantiere un piano di alfabetizzazione digitale del costo di 19 milioni di euro rivolto a 350mila cittadini lombardi tra i 16 e i 74 anni per diffondere le conoscenze informatiche così da facilitare il ricorso agli strumenti digitali, come lo spid, per l'accesso ai siti istituzionali. E infine, attenzione anche all'inserimento dei disabili.

«Sul terreno della formazione professionale - ha concluso Tironi - la Regione Lombardia ha un primato. E' all'avanguardia in Italia. Nona caso, la riforma dell'istruzione professionale che sta preparando il ministro Giuseppe Valditara arriva dal sistema lombardo».
«Ragione - ha chiosato Piazza - che spiega perché chiediamo l'autonomia regionale».
D.C.
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