Fiumelatte, frana: disgregaggio e rimozione massi la priorità, poi la riapertura. Elaborato in Prefettura il piano viabilistico d'emergenza
Frana di Fiumelatte: elaborato un nuovo Piano di Emergenza per regolamentare la viabilità sulla sponda orientale del Lario. Ad annunciarlo è la Prefettura, presso la quale negli scorsi giorni si sono svolte numerose riunioni per il coordinamento e la definizione di una risposta di sistema alle criticità, sulla mobilità automobilistica e ferroviaria, conseguenti all'importante evento franoso che si è verificato il 19 maggio scorso nella località di Varenna.
Nel corso degli incontri, coordinati dal Prefetto Sergio Pomponio, sono stati discussi gli esiti del primo sopralluogo tecnico sul sito della frana, svolto dai rappresentanti di Regione Lombardia, RFI e Provincia con l'utilizzo dell'elicottero in dotazione ai Vigili del Fuoco. E' in proposito emerso che le condizioni sono piuttosto critiche per la presenza di ingenti quantità di detriti e massi di grossa dimensione, che si sono spostati a seguito dello smottamento. E' stata sostenuta la necessità di definire gli interventi necessari secondo un ordine di priorità, che muoverà dalla messa in sicurezza del sito attraverso il disgaggio dei massi e la collocazione di una rete contenitiva per prevenire ulteriori movimenti franosi. I tempi di ultimazione dei lavori non sono ancora definiti.
Come noto, quanto all'interruzione del tratto ferroviario tra Lierna e Bellano, è stato previsto - a cura di Trenord con il supporto del TPL di Lecco e dell'Autorità di Bacino del Lario presenti ai tavoli prefettizi di coordinamento - un meccanismo che prevede l'utilizzo di autobus sostitutivi e battelli.
Con riferimento alle criticità sulla viabilità ordinaria, il Comitato Operativo di Viabilità, in una composizione ad hoc presieduta dal Prefetto, ha approvato un documento speditivo elaborato dalla Polizia Stradale e finalizzato a fronteggiare eventuali criticità del flusso veicolare sulla SS 36 che, attualmente, è l'alternativa unica a seguito dell'interruzione della SP 72, attraverso la previsione di possibili percorsi alternativi e di un preallertamento di tutte le componenti interessate nel Piano di emergenza sulla SS 36.E' acclarato che la Statale 36, sebbene non sia un'arteria autostradale coinvolta dalla pianificazione preventiva ed emergenziale di Viabilità Italia, presenta volumi di traffico che la rendono ad essa paragonabile e che, quindi, in caso di congestionamento e crisi viabilistiche, possono mettere a rischio l'intero sistema della viabilità provinciale, creando turbative alla sicurezza degli automobilisti e dei cittadini in generale. La vigente pianificazione di emergenza relativa alle procedure di gestione della mobilità della sponda orientale del Lario prevede sì degli itinerari alternativi, ma non considera il blocco prolungato della SP 72, che, come detto, rappresenta la principale, se non l'unica, variante tra Lecco e Bellano.
Ne consegue che, su suggerimento del Prefetto, si è ritenuto opportuno ipotizzare una strategia di interventi molto snella e puntuale per ovviare, pur tenendo conto della singolarità dello scenario orografico e del sistema provinciale dei trasporti e della mobilità, ai danni ed alle problematiche causate dal movimento franoso di Fiumelatte, fin tanto che la SP non sarà riaperta al traffico.
Il documento di viabilità alternativa considera gli scenari critici dovuti anche alla chiusura della SS 36 nei tratti Lecco Bellano, Bellano-Colico, Dervio-Colico e Piona-Colico.
Nel caso di interruzione prolungata è ipotizzabile come percorso alternativo alla SP72 una deviazione da Lecco verso la Valsassina imboccando la SS36 Dir poi la SP62 e infine la SS754 fino a raggiungere lo svincolo di immissione di Bellano dove si riprende la SS36 con un allungamento sul percorso di circa 6 km.
Per i mezzi superiori a 3.5 t., si ritiene necessaria l'effettuazione di una ulteriore deviazione, nel comune di Cortenova verso la SP65 in direzione Esino Lario - SS753 e successivamente sulla SS754 per poi imboccare la SS36 nord dallo svincolo di Bellano.
Il medesimo percorso è da ritenersi valido anche nel caso di chiusura della carreggiata sud.
Considerate le caratteristiche morfologiche ed infrastrutturali della SS754 e della SP62 in caso di attuazione prolungata della predetta deviazione, si ritiene opportuno valutare nel tratto compreso tra Bellano e Taceno e viceversa la realizzazione di un senso unico in base alle esigenze di deflusso del traffico veicolare, in modo tale da scongiurare eventuali rallentamenti o incidenti che determinerebbero una paralisi della viabilità provinciale.
''Si auspica che l'attuata sinergia tra le diverse componenti del sistema multilivello di Protezione Civile, attive e pronte all'intervento sin dall'immediatezza dell'evento nonché attente a ipotizzare scenari di rischio solo possibili e, quindi, a valorizzare il momento preventivo della pianificazione di emergenza, possa contribuire alla sicurezza viabilistica anche nel contesto di un grave evento franoso come quello di Fiumelatte'' fanno sapere dalla Prefettura.