Il Manzoni ignorato: risposta a Corrado Valsecchi

Carissimo Corrado,
quando a lecco si tenevano i congressi manzoniani cui partecipai accompagnando a visitare luoghi storici i relatori e storici manzoniani... 1962 e segg.. a Palazzo Bovara nel salone della cultura venivano da ogni parte d'Italia e non solo personaggi che hanno lasciato memorie di importanza assoluta portando contributi e studi che hanno fatto il giro della cultura mondiale... allora eravamo targati Don Delfino Nava, Antonietta Nava, Claudio Cesare Secchi, Leopoldo Rigoli, Ferdinando Cesare Farra e giovani appassionati... di certo non avremmo perso una simile occasione, ma l'elitarismo degli anni correnti che caratterizza la cultura municipale ha altri obiettivi.
Non si va più a lavare in Arno la cultura, ma si chiude il cerchio virtuoso della esclusione... carneade chi era costui..?? Caro Corrado da amico hai commesso un madornale errore di valutazione appoggiando una linea politica che è tutto il contrario della lecchesità storica ad ampio respiro come fu anche la mia esperienza di assoluto valore di un cineforum nazionale dal 63 al 70... allora non si chiedevano benedizioni politiche... si studiava e si proponevano eventi di storia. LA NOSTRA ERA LECCO... del ferro e della cultura... quella che vedo ora da lontano è una sbiadita immagine di un declino totale.
Un abbraccio di delusione...
Giovanni Piatti
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