Pasturo: per due furti in casa e in chiesa un ucraino a giudizio. Perizia e poi 'abbreviato'

Il tribunale di Lecco
Nuovo procedimento giudiziario a carico di Andrij Bourdunos, il senzatetto ucraino che lo scorso anno aveva fatto parlare parecchio di sè, a seguito di diversi episodi verificatisi nel cuore di Lecco, dove il cinquantenne aveva creato non poco scompiglio.
Stamani l'imputato - da tredici anni in Italia - è comparso al cospetto del giudice in ruolo monocratico Bianca Maria Bianchi per ulteriori fatti contestatigli, avvenuti questa volta in Valsassina.
Il 29 agosto 2019 l'uomo - in concorso con un'altra persona - aveva rubato viveri e vestiti da un'abitazione di Pasturo nella quale si era illecitamente introdotto. Nella stessa giornata si era poi spostato nella chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna della Cintura, sottraendo alcuni oggetti sacri. In pochissimo tempo tuttavia, le forze dell'ordine erano riuscite ad addebitargli la responsabilità di quanto accaduto, anche grazie alla testimonianza di sacerdote e fedeli che si erano insospettiti non poco notando i due aggirarsi furtivamente fra le navate dell'edificio religioso. Per quei fatti, riuniti nel medesimo fascicolo, Bourdunos è chiamato a rispondere in tribunale a Lecco.
Stamani in aula l'avvocato Marcello Puglisi del Foro di Monza - difensore di fiducia del cinquantenne - ha espresso l'intenzione di avvalersi del rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. L'udienza è stata quindi aggiornata al prossimo 30 maggio quando sarà conferito l'incarico al dottor Mario Lanfranconi, lo stesso professionista che a inizio giugno si recherà in carcere a Monza (dove è detenuto Bourdunos) per un colloquio clinico finalizzato a dare il via all'attività peritale connessa ad un altro procedimento penale, pendente dinnanzi al giudice - del medesimo tribunale - Paolo Salvatore. Furto (semplice ed aggravato), minacce, molestie e violazione di disposizioni per la prevenzione di disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento, le contestazioni di cui è chiamato a rispondere l'ucraino, già doppiamente condannato per una rapina avvenuta in città e per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Ha scelto invece la strada del dibattimento la persona che avrebbe agito in concorso con Bourdunos; i loro destini - dal punto di vista giudiziario - si sono così separati.
G.C.
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