Alluvioni e frane, Azione: prevenzione fondamentale per la sicurezza
“I disastrosi eventi di questi giorni sono certamente dovuti, almeno in parte, ai mutamenti climatici di cui quotidianamente sentiamo parlare, ma altrettanto chiaramente è doveroso che le istituzioni facciano il possibile per evitare, o quantomeno limitare, i danni. Il tutto si racchiude in una parola: prevenzione”. Così Mauro Artusi, esponente di Azione Lecco e sindaco di Primaluna al terzo mandato.
Proprio il suo è uno dei comuni della Valsassina che nel 2019 sono stati flagellati da una importante alluvione che, seppur per fortuna non ha mietuto vittime, ha causato ingentissimi danni a infrastrutture e case. A fronte di questa esperienza sperimentata in prima persona, Artusi continua: “Il territorio lecchese è estremamente fragile a livello idrogeologico. Tutti lo sappiamo ma le risorse allocate da Stato e Regione per la messa in sicurezza del territorio sono sempre state assolutamente esigue se rapportate purtroppo a quelle spese per intervenire a posteriori sui danni causati da esondazioni o frane. Mi limito a parlare del mio territorio, certo che lo stesso ragionamento possa valere anche nel resto della nostra Regione: fiumi e torrenti strabordano di materiale litoide accumulatosi negli ultimi 20 anni, con la conseguenza che le acque quotidianamente erodono gli argini e inevitabilmente esondano quando ci sono portate d’acqua importanti. Le aree boscate per più motivi sono in gran parte abbandonate facendo venire meno quel ruolo fondamentale di tenuta dei pendii che hanno gli alberi. È pertanto fondamentale programmare periodiche pulizie dei letti dei corsi d’acqua. Così come è importante che i boschi vengano tagliati ciclicamente come è sempre stato fatto nei secoli passati. Per far questo è tuttavia oggi necessario realizzare infrastrutture quali strade agro-silvo pastorali a servizio di queste attività”.
E chiude Artusi: “Queste iniziative sono solo alcune delle misure concrete che occorrerebbe adottare sin da subito, nella certezza che i soldi spesi in questo modo, oltre a limitare possibili tragedie come quelle che stiamo vedendo in Emilia-Romagna, saranno infinitamente inferiori a quelli che inevitabilmente ci troveremo a spendere per i danni a cose e persone causati da eventi di questa portata. Crediamo che tutte le forze politiche, a livello regionale e statale, debbano lavorare in questa direzione. Ancora una volta Azione guarda ai fatti e non alle prese di posizione ideologiche. L’importante è fare e fare bene. Confrontiamoci apertamente se necessario ma poi agiamo. Diversamente ci ritroveremo sempre più spesso a piangere vittime e fare la conta dei danni”.
“Le immagini surreali della frana che ha sfondato la volta della galleria Fiumelatte ci interrogano e devono portarci a migliorare" aggiunge Eleonora Lavelli, coordinatrice di Azione in Provincia di Lecco. "È fondamentale, anzitutto, fare il punto su quali sono i sistemi e i programmi di prevenzione e sicurezza attualmente in essere a presidio del nostro territorio. In più, non posso che condividere totalmente le priorità indicate dal Sindaco Artusi: occorre sviluppare, a partire dal livello regionale, delle strategie rispetto alla manutenzione degli alvei fluviali e del patrimonio boschivo. Su questo mi impegnerò personalmente affinché Azione chieda nelle sedi istituzionali, con gli strumenti della politica e delle amministrazioni, dei passi in avanti”.
Proprio il suo è uno dei comuni della Valsassina che nel 2019 sono stati flagellati da una importante alluvione che, seppur per fortuna non ha mietuto vittime, ha causato ingentissimi danni a infrastrutture e case. A fronte di questa esperienza sperimentata in prima persona, Artusi continua: “Il territorio lecchese è estremamente fragile a livello idrogeologico. Tutti lo sappiamo ma le risorse allocate da Stato e Regione per la messa in sicurezza del territorio sono sempre state assolutamente esigue se rapportate purtroppo a quelle spese per intervenire a posteriori sui danni causati da esondazioni o frane. Mi limito a parlare del mio territorio, certo che lo stesso ragionamento possa valere anche nel resto della nostra Regione: fiumi e torrenti strabordano di materiale litoide accumulatosi negli ultimi 20 anni, con la conseguenza che le acque quotidianamente erodono gli argini e inevitabilmente esondano quando ci sono portate d’acqua importanti. Le aree boscate per più motivi sono in gran parte abbandonate facendo venire meno quel ruolo fondamentale di tenuta dei pendii che hanno gli alberi. È pertanto fondamentale programmare periodiche pulizie dei letti dei corsi d’acqua. Così come è importante che i boschi vengano tagliati ciclicamente come è sempre stato fatto nei secoli passati. Per far questo è tuttavia oggi necessario realizzare infrastrutture quali strade agro-silvo pastorali a servizio di queste attività”.
E chiude Artusi: “Queste iniziative sono solo alcune delle misure concrete che occorrerebbe adottare sin da subito, nella certezza che i soldi spesi in questo modo, oltre a limitare possibili tragedie come quelle che stiamo vedendo in Emilia-Romagna, saranno infinitamente inferiori a quelli che inevitabilmente ci troveremo a spendere per i danni a cose e persone causati da eventi di questa portata. Crediamo che tutte le forze politiche, a livello regionale e statale, debbano lavorare in questa direzione. Ancora una volta Azione guarda ai fatti e non alle prese di posizione ideologiche. L’importante è fare e fare bene. Confrontiamoci apertamente se necessario ma poi agiamo. Diversamente ci ritroveremo sempre più spesso a piangere vittime e fare la conta dei danni”.
“Le immagini surreali della frana che ha sfondato la volta della galleria Fiumelatte ci interrogano e devono portarci a migliorare" aggiunge Eleonora Lavelli, coordinatrice di Azione in Provincia di Lecco. "È fondamentale, anzitutto, fare il punto su quali sono i sistemi e i programmi di prevenzione e sicurezza attualmente in essere a presidio del nostro territorio. In più, non posso che condividere totalmente le priorità indicate dal Sindaco Artusi: occorre sviluppare, a partire dal livello regionale, delle strategie rispetto alla manutenzione degli alvei fluviali e del patrimonio boschivo. Su questo mi impegnerò personalmente affinché Azione chieda nelle sedi istituzionali, con gli strumenti della politica e delle amministrazioni, dei passi in avanti”.