Lecco ignorata nelle celebrazioni milanesi per Manzoni: occasione persa, cosa è mancato?

Corrado Valsecchi
Per la stima e l'affetto che ho per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non posso sottacere il disagio che ho provato, durante le celebrazioni milanesi e il tour fatto nella città capoluogo della regione, nell'apprendere che Lecco è stata completamente ignorata.
Evidentemente i milanesi sono più bravi di noi, la mia amica Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, ha gestito sicuramente con maestria la visita del Presidente, ma spiace che Lecco sia stata tagliata fuori da tutti i canali celebrativi e di comunicazione.
Ci dobbiamo interrogare su questa situazione, non possiamo far finta di nulla.
Cosa è mancato? Perché non siamo stati capaci di fare rete? Perché abbiamo lasciato tutta la dinamica celebrativa, quella che conta, dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni a Milano? Manzoni è sicuramente un milanese, nessuno sostiene il contrario, ma celebrando Manzoni, cosa che Mattarella ha fatto, si rende omaggio al suo principale capolavoro letterario e tutti sappiamo dove il racconto e la narrazione dei "Promessi Sposi" hanno trovato ispirazione.
Finisco qui, non ho nessuna intenzione di criticare il Presidente che evidentemente è andato dove l'hanno invitato, spiace solo di aver perso una grande occasione, una inderogabile necessità di far rete sugli eventi celebrativi di questa importanza.
Forse qualcuno pensa che facendo da solo le iniziative riescano meglio, ma questa velleità non solo è disarmante ma anche controproducente.
Si rischia di fare le cose da soli, ma di essere ininfluenti, ignorati e con un pacchetto di proposte ritenuto evidentemente inadeguato considerata la poca attenzione che si riceve.
Corrado Valsecchi - Appello per Lecco
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